5 Pregiudizi da sfatare sulle Energie Rinnovabili.

ASM SET 30/giu/2016
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5 Pregiudizi da sfatare sulle Energie Rinnovabili.

Negli ultimi tempi si sente parlare sempre più spesso di produzione di energia tramite fonte rinnovabile. Si definisce energia rinnovabile l'energia che viene prodotta grazie all’ausilio delle fonti naturali che troviamo sul nostro pianeta e che possono essere ricreate regolarmente.

Partiamo subito dalle principali fonti rinnovabili e a costo zero che troviamo in natura:

  • Idroelettrica – l’energia elettrica che viene generata utilizzando condotte forzate di acqua all’interno di dighe artificiali (centrali idroelettriche), che muovono delle turbine.
  • Geotermica – l’energia elettrica che viene generata tramite centrali geotermiche sfruttando le fonti di calore presenti all’interno della crosta terrestre.
  • Biocarburanti – carburanti creati tramite l’uso di materiale vegetale.
  • Biomasse – energia prodotta tramite l’impiego degli scarti naturali (ad esempio il cippato del legno usato dalle caldaie).
  • Solare – l’energia elettrica che viene generata tramite l’uso di pannelli fotovoltaici che sfruttano l’irraggiamento solare.
  • Eolica – l’energia elettrica che viene generata tramite l’uso di enormi pale eoliche che sfruttano la forza del vento.
  • Energia marina – l’energia elettrica che viene generata con lo stesso principio di quella eolica, sfruttando però in questo frangente le correnti marine.

Ora che hai imparato quali sono queste fonti, passiamo all’argomento principe dell’articolo: i pregiudizi da sfatare.

 

#1 LE ENERGIE RINNOVABILI NON SONO INDISPENSABILI

FALSO - Con uno studio risalente al 2013, è stato analizzato come queste fonti pulite hanno portato 2 grandi vantaggi all’Italia: un beneficio economico del valore di circa 6 miliardi di euro e un aumento dell’occupazione di 63 mila perone. Inoltre altri studi hanno dimostrato anche miglioramenti per quanto riguarda salute e ambiente.

 

#2 UTILIZZARE GAS, PETROLIO, METANO E CARBONE PER PRODURRE ENERGIA CONVIENE DI PIÙ

FALSO - Premessa: a differenze dei combustibili fossili, le energie rinnovabili (solare, eolica, idroelettrica ecc.) non creano nessun tipo di emissioni. In questo modo non influiscono sull’aumento dell’effetto serra responsabile del surriscaldamento globale. Puoi capire che questo è senza ombra di dubbio già un notevole vantaggio. A questo, aggiungi il fatto che costa di più produrre energia utilizzando combustibili fossili che usando energie rinnovabili e che a differenza delle rinnovabili come detto prima, queste fonti fossili producono inquinamento dannoso all’ambiente e alla salute umana per essere sfruttate, la risposta viene da sé.

 

#3 USARE ENERGIE RINNOVABILI AUMENTA IL COSTO DELLE BOLLETTE

FALSO – Attraverso le bollette, tutte le famiglie italiane da tempo pagano gli incentivi per le fonti di energia rinnovabili. Questo avviene usando la componente A3 che trovi alla voce degli oneri generali. Ma si parla di una tantum del totale di 90 euro l’anno, precisamente 0,25 centesimi al giorno. Lo sviluppo di queste fonti ha portato alla riduzione del prezzo all’ingrosso dell’energia, da circa 75 euro/MWh del 2011 agli attuali 35 euro/MWh.

#4 CON IL MALTEMPO LE RINNOVABILI NON POSSONO SODDISFARE IL FABBISOGNO

FALSO -  Un altro pregiudizio troppo comune se vogliamo è quello di essere convinti che le energie rinnovabili non sono in grado di coprire le esigenze di consumo, ovvero non produrre energia elettrica sufficiente, in caso di giornate nuvolose per quanto riguarda il solare e di assenza di vento per l’eolico.

Esistono tecnologie studiate appositamente per lo stoccaggio dell’energia prodotto tramite pannelli fotovoltaici e pale eoliche per consentirne l’uso in qualsiasi momento.

 

#5 GLI IMPIANTI AD ENERGIE RINNOVABILI CONSUMANO TROPPO TERRITORIO

FALSO – Dulcis in fundo la perla dei pregiudizi: troppo territorio consumato dagli impianti. Per sfatare questo mito ti porto l’esempio degli impianti fotovoltaici: secondo il GSE (Gestore dei Servizi Energetici), su tutto il territorio agricolo Italiano sono stati realizzati all’incirca 7900 MW di impianti. Ad un impianto di questo tipo dalla potenza di 1 MW, occorrono circa 2,1 ettari (21000 m2), pertanto con un semplice calcolo i 7900 MW italiani sfruttano poco meno di 17000 ettari. In Italia il suolo destinato all’agricoltura è pari a 17,2 milioni di ettari e quindi l’uso da parte degli impianti fotovoltaici equivale al solo 0,09%.

 

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