Atlante di economia circolare: geografia del nuovo modello economico
Nel mondo ci si rivolge con sempre maggiore determinazione al sogno dell’economia circolare. Sappiamo bene che da un’idea può nascere l’azione e il progetto per raggiungere determinati obiettivi, questi rappresentano spesso l’esigenza intrinseca dell’idea stessa.
Le idee e i progetti che riguardano questo modello innovativo, per una gestione più consapevole delle nostre risorse, sono innumerevoli. Le si può riscontrare in molti settori vitali nella quotidianità delle persone, anche quando certe operazioni non vengono poste sotto l’etichetta “economia circolare” possono essere ricondotte ad essa.
Piccole o grandi che siano, le idee potrebbero diventare esempi da prendere in considerazione. Per questo motivo abbiamo pensato alla possibilità di immaginare una geografia del concetto di economia circolare: un atlante di economia circolare dove visualizzare i luoghi e le situazioni in cui le persone agiscono secondo determinati principi, scoprendo quanto questa modalità possa essere spontanea e appartenga alla natura dell’uomo.
Approfondisci sul sito ufficiale: atlante di economia circolare.
Atlante economia circolare: sezione Italia
Visitando il sito del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), è possibile accedere alla lettura di importanti documenti che riguardano anche i principi dell’economia circolare.
Il 31 Maggio 2018 è stata firmata la Carta per l’adesione alla Piattaforma degli stakeholder per l’economia circolare. L’ ENEA è il promotore dell’interfaccia nazionale “Italian Circular Economy Stakeholder Platform” (ICESP).
Questa piattaforma è il luogo in cui giungono e si confrontano le iniziative italiane. Sono quelle che in Europa vanno a simboleggiare la maniera italiana di realizzare il nuovo possibile stile per l’economia.
ICESP è nata grazie al sostegno di 16 firmatari, oggi conta cento adesioni di soggetti che hanno provenienze varie:
- istituzioni;
- associazioni;
- imprese;
- istituti di ricerca;
- università;
- comuni;
- sindacati.
Come funziona l’ICESP e come si organizza
L’opera della piattaforma è organizzata e suddivisa per sei diversi gruppi di lavoro e quest’anno sono stati fissati 8 obiettivi prioritari. Il fine è quello di implementare la conversione alla circolarità nell’economia italiana; tra questi desideriamo segnalare:
- la diffusione di una cultura circolare
- la formazione di nuove figure professionali
- la realizzazione di nuovi strumenti economici e normativi
Un’altra fotografia per il nostro libro “atlante economia circolare”, riguarda ancora ENEA (non solo promotore di ICESP) Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
ENEA riserva un’attenzione particolare al settore scuola, ai docenti e agli studenti:
“condividendo una comune visione: l’educazione alla scienza e la cultura della sostenibilità come chiavi per la crescita e il benessere della collettività”
Proponendo laboratori, percorsi didattici e visite guidate, l’agenzia si occupa di aggiornare gli insegnanti e formare gli studenti rispetto ai fondamentali temi riguardanti la circolarità, presente e futura.
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Atlante economia circolare: sezione Mondo
Uno dei migliori esempi (post Covid) di ripartenza innovativa e circolare è quello di Amsterdam. L’amministrazione comunale ha annunciato che è impaziente di adottare il nuovo modello economico creato dall’economista Kate Raworth, dell’Università di Oxford.
Non sarà una bandiera a guidare la trasformazione sociale e dei consumi nella città olandese, ma una ciambella, marchio dell’anelata sostenibilità.
L’obiettivo è quello di portare ogni cittadino verso la consapevolezza del proprio stile di vita e la comprensione del livello necessario da raggiungere per fare in modo che tutti possano ottenere certi standard, tenendo in grande considerazione gli obiettivi ecologici.
Il tutto è basato sui 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu.
In Grecia, nella città di Kalamata, una piccola azienda chiamata Klimis ci mostra come i rifiuti possono essere riutilizzati: gli scarti dei semi delle olive, diventano carboncini per il barbecue. Il prodotto è stato premiato dal “Sistema comunitario di ecogestione e audit” (Emas) in quanto eco friendly per eccellenza.
Quando da uno scarto si crea un nuovo prodotto, si protegge l’ambiente. In tal modo, l’economia circolare non è più solo un’idea, diventa realtà. Ciò è applicabile, ovunque ci siano idee realizzate o in fase di test da poter diffondere su vasta scala.
Un esempio sono gli edifici di molte città diventati filtri di pulizia per l’inquinamento dell’aria o centri di produzione di energia e cibo, ottimizzando l’utilizzo delle risorse e impiegando scarti come le acque reflue.
GrennBiz ci fa riflettere sulla questione acqua
E proprio sulla questione dell’acqua il magazine GreenBiz ci impone una riflessione: è un bene circolare fondamentale! Nick Jeffries e Tamsy Fall della Ellen MacArthur Foundation scrivono:
“Con eventi meteorologici sempre più imprevedibili e una crescente domanda di acqua dolce, riutilizzare le risorse idriche è diventato un tema-chiave”
Conclusioni sull’Atlante di Economia Circolare
L’Atlante di Economia Circolare, come abbiamo appena visto, è una risorsa molto utile per orientarsi nel mondo di questo nuovo modello economico che potremmo definire rivoluzionario.
Al suo interno puoi trovare molti esempi grandi e piccoli di iniziative di ogni genere che ognuno di noi può portare anche all’interno del proprio quotidiano.
Vi salutiamo ricordando l’immagine di Atlante, personaggio della mitologia greca; di lui una statua del II secolo viene conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, mentre sorregge la terra .. forse facendosi forza, pensando e sognando l’economia circolare.
E tu conoscevi già l’Atlante di Economia Circolare? Cosa pensi di questa iniziativa? Lasciaci un commento e parlaci del tuo rapporto con lo sviluppo sostenibile e l’economia circolare.
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