Isolamento termico casa: quanto incide sul risparmio energetico

ASM SET 21/ott/2020
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In questi mesi si sente molto parlare di isolamento termico casa, anche perché questo intervento beneficia del celebre Superbonus 110% che permette di effettuare interventi di miglioramento (sul piano dell’efficienza energetica della casa) praticamente a costo zero.

L’isolamento termico della casa

Normalmente l’intervento consigliato quando si intende ridurre le dispersioni termiche di un edificio è il cappotto. Questo, a sua volta, può essere esterno o interno alla casa. In altre situazioni viene però sostituito dall’applicazione di pitture termoriflettenti.


Tutti questi sistemi promettono di trattenere la temperatura interna (che sia fresca o calda) riducendo lo scambio termico, facendo così diminuire i consumi per il riscaldamento o il raffrescamento.


In che percentuale? Quanto incide effettivamente il cappotto termico sui consumi energetici?


A dare la risposta ci ha pensato un recente studio dell’ENEA, ente pubblico di ricerca italiano che opera nei settori dell'energia, dell'ambiente e delle nuove tecnologie a supporto delle politiche di competitività e di sviluppo sostenibile, vigilato dal Ministero dello sviluppo economico.
L’Enea, nel Rapporto annuale sugli interventi di efficienza energetica con la detrazione al 65%, ha calcolato che l’isolamento delle pareti con il cappotto termico permette un risparmio energetico del 20% annuo nella bolletta, dato dal fatto che si brucia meno combustibile per riscaldare e si utilizza di meno il condizionatore d’estate.


Tra i punti più interessanti del Rapporto, c’è il calcolo del rapporto costi/benefici. Se si considera la detrazione del 50% o del 65%, l’investimento per il cappotto si recupera mediamente in 4 o 5 anni e la performance a lungo termine.

Abbiamo fatto anche noi una simulazione che puoi leggere in questo articolo.


Cappotto termico, lo spessore adeguato


È importante sapere che sugli aspetti tecnici devono intervenire i professionisti; lo spessore dell’isolamento varia infatti in base alla fascia climatica in cui si trova l’immobile, all’esposizione al sole, all’impianto di riscaldamento che c’è o che verrà installato, alle condizioni del tetto e del solaio. Nelle zone climatiche più fredde come F ed E (pianura Padana, Milano e Bologna), lo spessore consigliato solitamente è di 10-12 centimetri.


È importante procedere con i lavori solo dopo una diagnosi generale dell’abitazione.

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