La bellezza è green: la rivoluzione dei gioielli sostenibili

ASM SET 1/apr/2021
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Il gioiello nasce da un patto ancestrale: estrarre dalla natura ciò che ha di più prezioso e trasformarlo in un simbolo di bellezza.

In cosa consiste la bellezza di un gioiello?” ci si potrebbe chiedere. Il monile? La pietra preziosa? La forma? Il prezzo?

La realtà è che il fascino di un gioiello non può essere ricondotto ad un unico e semplice elemento, ma risponde ad un invisibile dialogo che si instaura tra l’occhio e l’oggetto. Si provi ad osservare intensamente un gioiello e si capirà immediatamente ciò di cui si sta parlando: è l’insieme a costituire la bellezza.

Ma allora perché un gioiello è bello mentre una paccottiglia di plastica e lacca, invece, risulta essere solo grottesca? La differenza sta nel fatto che il primo ha un significato, il secondo, invece, si limita semplicemente a scimmiottarlo, non diversamente da come gli eco-bond scimmiottano il vero impegno per l’ambiente e per la sostenibilità.

Ecco perché i primi sono ridicoli e il secondo, invece, appare come una necessità. Parliamoci chiaro, non sarà un’obbligazione a ridurre lo sfruttamento aggressivo del pianeta.

Allo stesso modo un vero gioiello risulta essere sublime proprio in quanto riflette questa sua discendenza dalla terra e dalla natura. Perle, diamanti, oro, argento, pietre preziose, rame e via dicendo sono tutti elementi e materiali naturali.

Ecco perché i gioielli sostenibili posseggono un fascino ancor maggiore rispetto agli altri: a dispetto della normale bellezza, che prende dalla natura senza corrispondere nulla in cambio, i gioielli sostenibili sono realizzati, dalla A alla Z, nel completo rispetto dell’ambiente. Questo è ciò che chiamiamo un esempio costruttivo di economia circolare applicata ad un campo specifico.

I gioielli green che danno e ricevono: in che modo ecosostenibili?

I gioielli green sono così definiti in quanto vengono realizzati con materiali:

  • Estratti attraverso procedimenti che non danneggiano l’ambiente;
  • Materiali riciclati;
  • Prodotti in laboratorio attraverso tecniche non dannose;
  • Estratti da società che agiscono nel rispetto dei lavoratori e dell’impegno alla riduzione dei consumi;

In tutti e tre questi casi, si vanno a combattere i principali problemi dell’oreficeria, che da sempre costituiscono il lato oscuro dell’intero mondo della gioielleria: lo sfruttamento indiscriminato di persone, ambiente e risorse.

Basti pensare che tra i principali produttori di oro e diamanti si contano numerosi paesi africani tristemente noti per l’inesistente rispetto delle misure ambientali e dei diritti umani.

La scelta di gioielli green, dunque, non è solo votata ad un maggior rispetto dell’ambiente e al supporto di un esempio funzionale di economia circolare, ma anche una scelta etica, specie se si tiene conto che nonostante questi paesi siano tra i primi al mondo per giacimenti, nessuno di essi è proprietario del luogo di estrazione.

A capo vi sono multinazionali come la BHP Billiton, i cui numerosi scandali lasciano poco spazio all’immaginazione (a partire dal tentativo di influenzare le votazioni sul US Climate Change Bill nel 2009 fino alle numerose operazioni di corruzione in Sri Lanka e Congo).

Scegliere per gioielli sostenibili? A nostro avviso, non un’opzione!

Diamanti artificiali: possibile scegliere forma, colore e purezza

Il diamante è probabilmente una delle pietre preziose che più di tutte riesce a riassumere l’idea di gioiello. Si tratta di una delle pietre di maggior valore al mondo e da caratteristiche di trasparenza, lucentezza e fascino senza eguali.

Allo stesso modo, anche la pietra più pura del mondo è intimamente macchiata di sangue. Il mercato dei diamanti, nonostante i tanti controlli e tentativi di regolamentazione, è a dir poco orribile se si considera i danni che provoca all’ambiente e le morti che causa ogni anno.

Ecco perché la realtà dei diamanti artificiali (o sintetici), realizzati in laboratorio, non si è limitata alle esigenze della ricerca scientifica ma si è aperta anche al grande pubblico.

gioielli ecosostenibili

Attualmente, su siti come Madestones è possibile richiedere un diamante sintetico su misura e con le specifiche che si hanno in mente. 

A differenza da un diamante naturale, quello sintetico presenta una struttura chimica perfetta, priva di imperfezioni e viene ottenuto senza danneggiare l’ambiente, attraverso macchinari che riescono a combinare gli elementi nell’esatta struttura molecolare del diamante grazie solo all’energia elettrica.

Anche da un punto di vista economico i diamanti sintetici risultano essere decisamente più convenienti di quelli naturali, presentando costi inferiori dal 30% al 50%.

Materiali eco-sostenibili: l’alta gioielleria vira sul riciclato

Per chi invece è alla ricerca di soluzioni innovative, all’avanguardia, e ama informarsi sulle ultime evoluzioni dell’alta gioielleria, sarà sorpreso di apprendere che la svolta eco-sostenibile è attualmente di moda presso le principali firme del settore.

Un trend che ha iniziato il suo sviluppo prevalentemente oltreoceano, negli Stati Uniti, ma che si sta diffondendo anche in Europa. Al centro vi sono il recupero delle tradizioni e delle maestranze artigianali e l’impiego di metodi di produzione a basso impatto ambientale.

Una risposta al mondo della gioielleria che ripropone il valore del pezzo unico, fatto su misura per le richieste e le esigenze del singolo e che si contrappone all’ingombrante quantità della paccottiglia da bancarella la preziosità e unicità di un pezzo che da solo riesce a brillare molto di più.

A partire dalle ostriche di Mia Larsson che hanno letteralmente affascinato l’estate 2019 sono poi fiorite numerose proposte e iniziative simili. L’obiettivo: conciliare la bellezza naturale dei materiali con il riciclo, donando ai gioielli una forza e vitalità unica.

Hanno pienamente cavalcato l’onda menti geniali come Francesca Mo, le cui creazioni sono un’ode al vetro e al mare e cantano, come pochi gioielli riescono a fare, le bellezze e lo spirito Mediterraneo.

gioielli sostenibili

Oppure CLED, che combinando argento riciclato, creazioni in vetro e scarti industriali, plasma forme, colori e luci creando preziosi caleidoscopici. Le creazioni di CLED hanno conquistato l’Europa direttamente da Los Angeles, in California.

Gioielleria etica: il rispetto dell’artigianato, in tutto il mondo

Un’altra realtà emergente da tenere in considerazione riguarda alcune piattaforme che si stanno diffondendo in particolar modo in Europa e in America. Si tratta di siti che permettono agli artigiani di tutto il mondo di proporre le proprie creazioni, realizzate con materiali locali e a filiera etica e controllata.

In questo modo diviene possibile, allo stesso tempo, proteggere l’uomo e l’ambiente, la diversità culturale e biologica, sostenendo il lavoro libero e indipendente anche di chi manca degli strumenti necessari a rendere noto il proprio impegno.

gioielleria green

A partire da Ten Thousand Villages fino a 31Bits, si tratta di piattaforme che aiutano le piccole realtà artigianali costruendo ponti attraverso i quali i loro lavori possano essere recapitati direttamente a casa di coloro che ne restano affascinati.

Il controllo della qualità del lavoro, della produzione e dei materiali permette di proteggere non solo la tradizione artistica ma anche e soprattutto l’ambiente autoctono in cui questa si è sviluppata.

Gioielli green: di prezioso non vi è solo il materiale

Una delle principali incomprensioni relative ai gioielli riguarda il fatto che i dà eccessiva importanza ai materiali, non rendendosi conto che il principio per cui un gioiello è definito e riconosciuto come tale è connesso ad un altro importante elemento. Si tratta del significato.

Gioiello, infatti, è un termine figlio dell’amore tra due parole: “gioia” e “gioco”. A sua volta “gioia” viene dal sanscrito “yuj”, cioè unire, legare.

Un gioiello, dunque, è quel gioco di luce e ombra che si viene a creare attraverso la forma di un oggetto che intende unire le persone, la natura e lo spirito.

Il materiale prezioso, dunque, è anch’esso un simbolo, tanto del valore di questo legame simboleggiato dal gioiello quanto della luce: ciò che è prezioso, infatti, gioca sempre e comunque con la luce e la luce è il mezzo più immediato per riconoscerlo.

Ora, non vogliamo affatto fare un’analisi del significato storico dei gioielli nè, tantomeno, del loro valore culturale.

Quello che vogliamo proporre è un nuovo modello per cui il prezioso non è ciò che si limita a luccicare, ma ciò che effettivamente riesce ad unire l’uomo alla sua responsabilità nei confronti del mondo che abita.

La bellezza di un gioiello sostenibile ha significato. Quella di un oggetto definito solo dal suo prezzo, non ne ha alcuno.

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