Quando si acquista un elettrodomestico d’uso comune ci si fa poco caso, ma quando si alza il budget dell’investimento è normale chiedersi “quando durerà” il nuovo acquisto? È una domanda ricorrente, ad esempio, nel caso dei climatizzatori che normalmente richiedono l’investimento di qualche migliaio di euro.
Climatizzatore ed elettrodomestici, quanto durano?
Si è parlato molto di “obsolescenza programmata”: questa espressione si riferisce alla presunta “morte” pianificata di un prodotto tecnologico o elettronico, quasi come se avesse una data di scadenza. Nel 2019 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha promosso una campagna di informazione istituzionale in Camera e Senato per innalzare le garanzie di conformità dei prodotti digitali da 5 a 10 anni e per vietare ai produttori di mettere in atto tecniche che possano portare al processo di obsolescenza dei beni di consumo.
Negli ultimi anni la legge è andata a tutelare il consumatore, in definitiva, rispetto alla “data di scadenza” della tecnologia. Queste azioni hanno riguardato prevalentemente i prodotti digitali come cellulari, tablet e computer dopo che era scoppiato il caso degli aggiornamenti di software non supportati dai modelli “datati” di cellulari di una diffusa marca. Il legislatore ha invece stabilito che “il produttore deve garantire, in sintesi, una maggiore durata della vita del prodotto garantendo continui aggiornamenti del software “per tutto il periodo della commercializzazione e per un periodo ulteriore pari alla durata della garanzia legale”.
Gli elettrodomestici mediamente hanno una vita media di 7-10 anni; il climatizzatore non fa eccezione.
Poi ci sono prodotti la cui garanzia di base dura più a lungo, proporzionalmente alla vita media: le caldaie a gas ad esempio, quelle di ultima generazione a condensazione, una volta installate a muro, sono in grado di funzionare senza problemi per ben 15-20 anni se le manutenzioni vengono correttamente eseguite.
La manutenzione è condizione necessaria per il corretto funzionamento degli elettrodomestici e ne assicura la longevità.
In particolare, per il climatizzatore la manutenzione deve essere fatta almeno un paio di volte l’anno, preferibilmente prima di essere accesi. Oggi infatti, i climatizzatori entrano in funzione non solo d’estate ma anche nelle mezze stagioni grazie alla duplice funzione sia di raffrescare che di riscaldare. I filtri del clima sono importanti sia per garantire la buona qualità dell’aria che per la funzionalità efficiente della macchina e si possono pulire a casa anche senza richiedere l’intervento di un tecnico.
Il tecnico deve invece subentrare con per verificare il motore esterno oppure in caso di malfunzionamento, ad esempio quando ci si rende conto che il clima non fa uscire l’aria alla temperatura desiderata.
Dopo 8-10 anni tuttavia, se si presentano rotture o malfunzionamenti, è possibile che siamo di fronte alla fine-vita della macchina e che debba essere completamente sostituito. La tecnologia inoltre si evolve rapidamente e un climatizzatore, dopo 8-10 anni sia, oltre che obsoleto, può risultare anche inefficiente con ripercussioni in bolletta.
Quando va sostituito un climatizzatore?
- Quando è più vecchio di 8-10 anni
- Diventa rumoroso
- La temperatura non è confortevole e non riesce a raggiungere un grado di comfort accettabile
- Se si rompe spesso e devi ricorrere a spese per l’assistenza tecnica
- Aumentano i consumi con ripercussioni in bolletta, chiaro segno di inefficienza
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