Non farti sorprendere dal freddo! Acquista ora un climatizzatore, per due motivi: puoi sfruttare ancora le detrazioni (da gennaio potrebbero non essere rinnovate), e trovarli a un costo minore, visto che l’estate è passata, e sfruttando la modalità “pompa di calore”, accenderai la caldaia il più tardi possibile.
Un climatizzatore in autunno?
Certo.
Perché ti sarà utile per la prossima estate torrida, ma potrai sfruttarlo immediatamente per scaldare la tua casa alle prese con i primi cali di temperature, senza scomodare la caldaia e dimenticando le stufette elettriche, colpevoli di impennate spiacevoli sulle bollette della luce (ti basti pensare che queste stufette di solito sono a 2000 W, mentre un buon inverter ha un consumo a regime che si aggira intorno ai 300-600 W).
Pensaci: nella mezza stagione far partire la caldaia a metano e portare a 60° tutta l’acqua dell’impianto di riscaldamento ti costerebbe molto di più che non accendere la pompa di calore, che lavora con consumi ridotti.
Inoltre, essendo uno strumento versatile, oltre che riscaldare può deumidificare, che nelle zone come quelle in cui viviamo è cosa molto gradita, data l’alta presenza di umidità.
ATTENZIONE
È chiaro che nelle zone più fredde, in cui il clima è particolarmente rigido durante l’inverno, è difficile sostituire completamente e in modo confortevole il riscaldamento a gas con il climatizzatore.
Questo però non vuol dire che sia una scelta sbagliata o inutile acquistarne uno, perché durante le mezze stagioni rappresentano il modo più economico di scaldarsi, soprattutto quando si ha bisogno di riscaldare un ambiente circoscritto (scalda tranquillamente appartamenti di 50 metri quadri).
Perché ricorrere alla caldaia e spendere di più per tutta la durata dell’autunno e della primavera?
Quando è inefficiente?
L’uso di un climatizzatore a pompa di calore diventerà antieconomico solamente nel momento in cui la temperatura scenderà sotto lo zero, non perché non riesca a riscaldare più, ma perché a quel punto non sarà più conveniente.
Infatti in queste condizioni climatiche, sulla macchina esterna potrebbe formarsi del ghiaccio che impedirà il funzionamento. Per tornare a funzionare correttamente, il sistema è progettato per sciogliere questo ghiaccio, ma per far questo la macchina deve invertire il ciclo, e quello stesso calore che prima usava per riscaldare gli ambienti interni, verrà usato per sciogliere il ghiaccio esterno. Solo alla fine di questo processo, tornerà a funzionare normalmente scaldando casa. Fino alla seguente formazione di ghiaccio, e al conseguente scambio di calore da interno a esterno.
È naturale allora che, in queste condizioni, sia conveniente ricorrere al riscaldamento a metano.
Il climatizzatore resta però il migliore alleato per tutto il periodo che va dall’autunno al pieno inverno, e dalla primavera al caldo estivo, riscalda o raffresca l'ambiente in poco tempo e consuma decisamente poco.
Non solo. È un modo di riscaldare che va incontro anche all’ambiente, dato che sfrutta fonti di energia rinnovabili (di solito l’aria). Se vuoi approfondire e vedere come funziona una pompa di calore, leggi questo interessante articolo
Se poi hai un impianto fotovoltaico, il vantaggio è maggiore: praticamente produci energia a costo zero.
È necessario un grosso lavoro di muratura per installare un climatizzatore?
Assolutamente no, è ormai un intervento di routine, a meno che tu non voglia creare in casa delle canalizzazioni interne ai muri: questo però dipende dal caso specifico.
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