Agricoltura biodinamica pro e contro: lista completa
Quando è nata l’agricoltura biodinamica pro e contro erano stati previsti nella sua attuazione.
Come ogni altra attività umana, anche questa ha i suoi effetti per l’ambiente e l’uomo.
Pensiamo per esempio al fatto che l’agricoltura, in generale, ha cambiato il modo di vivere degli esseri umani.
È iniziata circa 12.000 anni fa. Prima dell’agricoltura, gli uomini erano tradizionalmente cacciatori-raccoglitori.
Questo significa che erano continuamente alla ricerca di cibo e spostavano parallelamente le loro “case”.
Dopo l’inizio dell’agricoltura, abbiamo avuto la possibilità di accedere ad una fornitura di cibo più costante. E questo ci ha permesso di rimanere in determinati luoghi e sfruttarli per ottenere ciò di cui avevamo bisogno.
Presto sono cresciute città e civiltà. Piante e animali sono stati coltivati e allevati per soddisfare i bisogni di più persone.
E ad un certo punto la popolazione mondiale è arrivata a circa cinque milioni di persone. Questo accadeva diecimila anni fa.
Oggi ci sono più di sette miliardi di persone sul pianeta e l’agricoltura ha subito svariate evoluzioni.
Non c’è stata una sola ragione per cui la gente ha provato l’agricoltura.
Forse le migliori condizioni meteorologiche hanno reso più facile coltivare certe piante in specifici luoghi.
In ogni caso attualmente, oltre a coltivare il cibo, con l’agricoltura sostenibile tendiamo a sposare principi più ampi. A supportare il giusto trattamento dei lavoratori agricoli e un prezzo del cibo che fornisca al contadino un reddito adeguato.
Esaminiamo quindi le caratteristiche principali dell’agricoltura biologica e biodinamica e scopriamo insieme limiti e benefici.
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Agricoltura biodinamica pro e contro in sintesi
Superare le sfide che i pro e contro dell’agricoltura biodinamica portano alla nostra attenzione non è cosa da poco.
Come abbiamo raccontato in uno degli articoli dedicati all’agricoltura biodinamica, questo è uno degli approcci biologici all’arte del coltivare.
Si tratta di un metodo sostenibile che cerca di preservare le interrelazioni tra suolo, flora e fauna in modo olistico.
Questo tipo di agricoltura è stato sviluppato dal filosofo Rudolf Steiner negli anni ’20 in risposta alle domande poste dagli agricoltori. Sul degrado del suolo e sulla scarsa salute delle colture e del bestiame.
L’agricoltura biodinamica è spesso definita come un approccio spirituale-etico-ecologico: all’agricoltura, alla produzione alimentare e alla nutrizione.
In sintesi, proponiamo i pro e contro dell’agricoltura biodinamica suddivisi in due brevi elenchi.
Pro dell’agricoltura biologica/biodinamica:
- Nessun OGM;
- Supporta un suolo sano;
- Più nutrizione e sapore;
- Supporta gli impollinatori;
- Ambiente di lavoro più sano per gli agricoltori;
- Resistenza a parassiti e malattie;
- I fertilizzanti sono creati in loco;
- Opportunità di specializzazione;
- Rispetta il clima;
- Tiene conto delle generazioni future.
Limiti dell’agricoltura biodinamica:
- Nessun sussidio per gli agricoltori non certificati;
- Mancanza di “infrastrutture” speciali;
- Uso di pesticidi e fungicidi biologici;
- Più lavoro;
- Sono necessarie più controlli;
- Richiede una conoscenza approfondita;
- Innumerevoli sfide di marketing;
- Arduo processo di certificazione biologica;
- Costi più alti all’inizio.
Qual’è il principio fondamentale della biodinamica?
Gli obiettivi e il principio attraverso cui opera l’agricoltura biodinamica (pro e contro compresi) è di ripristinare, mantenere e migliorare l’armonia all’interno dell’ecologia che ci circonda.
Particolare enfasi è posta sulla guarigione del suolo e sull’aiutare a ripristinare l’equilibrio mentre si creano prodotti che sono sani e nutrienti.
L’agricoltura biodinamica non permette la distruzione della foresta vergine (allo scopo di liberare la terra per l’agricoltura).
Non solo, i metodi di coltivazione dovrebbero aiutare a preservare la fauna selvatica, gli habitat naturali e la biodiversità.
La diversificazione delle colture è una delle caratteristiche chiave.
Ciò richiede che l’agricoltore sviluppi colture diverse piuttosto che concentrarsi su una sola coltura. Perché questo potrebbe portare all’esaurimento delle sostanze nutritive del suolo.
Anche la coltivazione eccessiva viene evitata. In modo che il terreno rimanga incolto per aiutarlo a rigenerarsi.
Allo stesso tempo si tende ad adottare misure adeguate a prevenire l’erosione del suolo.
L’agricoltura biodinamica evita i trattamenti chimici del suolo e gli “input” esterni all’azienda.
Vengono utilizzati il sovescio, i preparati biodinamici e gli animali sono parte integrante dell’azienda agricola biodinamica: un organismo vivente a tutti gli effetti.
Anche i metodi da utilizzare per il controllo di insetti, parassiti o malattie dovrebbero provenire, per quanto possibile, dall’interno dell’azienda.
Quindi, l’attenzione a fattori come: la penetrazione della luce e il flusso d’aria, i tempi di piantagione e la comprensione degli habitat dei predatori, aiutano nel controllo naturale dei parassiti.
Allo stesso modo, il controllo delle erbacce può essere ottenuto con l’aiuto di una corretta tempistica di pianificazione, la copertura d’ombra, la comprensione dei cicli di vita delle erbacce e la realizzazione di regolazioni della fertilità del suolo.
Tutto ciò, inibisce la crescita di erbacce o piante infestanti.
La conservazione dell’acqua e l’alimentazione biodinamica del bestiame sono altre caratteristiche chiave di questo approccio all’agricoltura.
Agricoltura biodinamica: pro e contro o sfide e benefici?
Nell’agricoltura biodinamica pro e contro vengono descritti da prospettive spesso differenti.
Il fatto è, che questo tipo di approccio offre vantaggi evidenti, ma molti di essi non sono ancora stati provati a livello scientifico.
Sicuramente, uno dei benefici indiscussi è la disponibilità di prodotti biologici sani e la prevenzione dell’inquinamento del suolo e dei corsi d’acqua.
Inoltre, gli esperti del settore iniziano a “percepire” che certe pratiche agricole sono in grado di resistere alle sfide ambientali in modo più efficace. Migliorando anche l’efficienza energetica.
In effetti, quando utilizziamo prodotti coltivati con pratiche di agricoltura biodinamica, abbiamo la possibilità di investire sulla nostra salute. Per esempio, riducendo l’impatto ecologico causato dall’uso di energie non rinnovabili o scegliendo di mettere in atto i metodi dell’economia circolare.
Tra l’altro, c’è chi sostiene ci siano molti modi in cui gli agricoltori possono andare oltre i principi di base dell’agricoltura biologica. Proprio per migliorare la qualità dei loro prodotti e prendersi cura dell’ambiente.
La biodinamica rappresenta uno di questi modi e ha una lunga storia di applicazioni pratiche a cui i nuovi agricoltori possono attingere.
Proviamo, quindi, ad andare ancor più in fondo alla questione, per comprendere meglio l’agricoltura biodinamica, pro e contro.
Benefici della biodinamica
I principali vantaggi dell’agricoltura biodinamica sono che: è sostenibile, naturale, nutriente e combatte il cambiamento climatico.
Proprio come richiesto dalle politiche implementate con la green economy.
Sostenibile. Non solo una fattoria biodinamica è letteralmente autosufficiente, nel senso che è responsabile di portare nuova vita nella fattoria per soddisfare le varie esigenze. Ma promuove anche la sostenibilità con le sue pratiche agricole. Si tratta di pensare e agire pensando al futuro e proteggendo le risorse naturali limitate che sono disponibili.
Naturale. Essere completamente naturale è un vantaggio perché significa prodotti sani e di qualità. Significa che non ci sono prodotti chimici nocivi o pratiche agricole discutibili che potrebbero portare a malattie. Nei consumatori o nelle piante e nel bestiame della fattoria. I metodi di coltivazione naturale portano anche a un cibo più nutriente e gustoso per i consumatori.
Combattenti del cambiamento climatico: Le fattorie biodinamiche, a causa dell’humus nel loro terreno, sono in grado di immagazzinare più carbonio nel loro terreno di quanto possano fare le altre fattorie convenzionali. Questo significa che nell’aria viene rilasciato meno carbonio. Le fattorie biodinamiche stanno “facendo di più, per aggiungere meno” agli effetti del cambiamento climatico. Semplicemente rispettando gli habitat e mantenendo il loro ecosistemi. Magari utilizzando anche fonti rinnovabili per il sostentamento.
Biodinamica critiche
Gli “svantaggi” associati all’agricoltura biodinamica (e anche a quella biologica) non hanno un impatto ambientale negativo.
Gli svantaggi includono: più tempo e sforzo per curare la fattoria, rese minori al momento del raccolto e costi economici più alti all’inizio.
Più tempo e sforzo. Le fattorie biodinamiche richiedono più cura, tempo e ingegno da parte dell’agricoltore. C’è più lavoro da fare attraverso i metodi sostenibili. Rispetto, per esempio, alle relazioni tra gli elementi che devono essere monitorate e mantenute. Cosa che non accade in una fattoria “industriale”. Ma le persone che lavorano nelle fattorie biodinamiche si godono il lavoro che fanno. Questo è un risultato dell’approccio olistico e spirituale all’agricoltura. Ai loro occhi, non è uno svantaggio.
Rese minori. Poiché c’è bisogno di più tempo, nell’agricoltura biodinamica le rese hanno volumi ridimensionati. Anche perché la filosofia di coltivazione richiede di rispettare e lavorare con l’ambiente. La produzione di massa non si adatta ai principi biodinamici.
Prezzo economico più alto. Conseguenza delle rese più piccole e del “maggior numero di mani” necessarie per il personale della fattoria, i consumatori devono pagare un prezzo più alto per i prodotti che vengono venduti da queste aziende.
Agricoltura biodinamica: pro e contro su cui riflettere
Chi decide di dedicarsi all’agricoltura biodinamica ha pro e contro da affrontare, proprio come accade per ogni altra “impresa”. Soprattutto nell’ambito della sostenibilità.
Per questo è importante esplorare i pro e i contro dell’agricoltura biodinamica, prima di determinare se questa è la strada che si vuole percorrere.
Si pensa che le aziende biodinamiche abbiano un terreno più fertile, si prendano più cura dell’ambiente in generale e producano alimenti più equilibrati dal punto di vista nutrizionale rispetto ad altri approcci all’agricoltura.
Esiste una parte del mondo scientifico incline a sostenere e a provare questi punti. Anche perché l’agricoltura biodinamica porta avanti una filosofia molto ampia di cui la produzione alimentare è solo una parte.
Tra l’altro, per le persone che condividono questo sistema di “credenze”, ci sono benefici sulla qualità della vita che non sono facilmente quantificabili.
Da molti può essere vista come una pseudoscienza e questo contribuisce ad una generale mancanza di accettazione da parte del grande pubblico.
Ad incidere sui potenziali svantaggi che riguardano un maggiore lavoro, rispetto alle pratiche agricole convenzionali, c’è anche il fatto che la biodinamica non è favorevole alla meccanizzazione, quindi è difficile da praticare su larga scala.
Da una parte i critici dell’agricoltura sostenibile affermano che queste pratiche porterebbero ad inevitabili carenze di cibo per una popolazione mondiale che si prevede supererà gli 8 miliardi entro l’anno 2030.
Al contrario, per i sostenitori della biodinamica, “l’efficienza” delle terre coltivate in modo sostenibile, sarebbe sufficiente a soddisfare il fabbisogno globale.
Attuale e futuro.