Ecobonus 110% condizionatori: le regole per ottenerlo

ASM SET 29/ott/2020
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Ecobonus-110%-condizionatori

Con le nuove opportunità di agevolazione fiscale è possibile avere un nuovo climatizzatore con il 110% delle detrazioni, quindi praticamente a costo zero. Come funziona, più dettagliatamente, l’Ecobonus 110% per i condizionatori?


Innanzitutto, per rientrare nell’Ecobonus 110%, l’acquisto del condizionatore va effettuato entro il 31 dicembre 2020 per le singole unità abitative, oppure entro il 31 dicembre 2021 per i condomini.
Inoltre, per ottenere il 110% di detrazione, l’installazione del climatizzatore va inserito in un piano di interventi che porti al miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, o il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante APE, cioè l’Attestazione di prestazione energetica rilasciato da un geometra o professionista abilitato.


Il bonus condizionatore 2020 dà diritto a una detrazione del 110% – con la modalità credito d’imposta o cessione del credito – solo se l’acquisto del condizionatore e i relativi lavori di installazione vengono eseguiti all’interno di quei lavori di efficientamento energetico.


Di quali interventi si tratta?

La detrazione per il condizionatore spetta dunque al 110%, a patto che l’intervento venga eseguito congiuntamente ad almeno uno degli interventi trainanti, ovvero:

  • isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali relative l’involucro dell’edificio per almeno un quarto della stessa superficie (noto come cappotto termico) con un limite di 60mila euro moltiplicato per le unità abitative presenti; sono compresi in questa categoria il cappotto oppure il trattamento con prodotti termoriflettenti.
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffreddamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione per esempio con la pompa di calore;
  • Interventi edilizi per la riduzione del rischio sismico.

Se viene eseguita una di queste tre tipologie di interventi primari la detrazione al 110% si applica al climatizzatore e anche ai lavori “trainati” di riqualificazione energetica.

Tutti i lavori eseguiti, in ogni caso, devono garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio o, in alternativa, il raggiungimento della classe più alta, da dimostrarsi tramite l’APE (Attestato di Prestazione Energetica). Prima e dopo i lavori, infatti, dovrà essere prodotto l’APE; il certificato servirà a dimostrare che con gli interventi effettuati la casa è migliorata di due classi energetiche.


Se non hai intenzione di effettuare lavori e vuoi limitarti alla sostituzione del climatizzatore, ci sono comunque delle forme agevolative molto convenienti. Ecco uno schema, pubblicato recentemente da MilanoFinanza.it per capire meglio quale detrazione sfruttare in base alla tipologia di interventi che vuoi affrontare:

  • Detrazione 110% per chi acquista un climatizzatore in concomitanza con i lavori trainanti che danno diritto al super ecobonus
  • Detrazione 65% per chi acquista un nuovo condizionatore a pompa di calore ad alta efficienza energetica per sostituirne uno di classe inferiore
  • Detrazione 50% per chi acquista un condizionatore per una ristrutturazione ordinaria di casa o del condominio;
  • Detrazione 50% per chi acquista un climatizzatore in classe energetica almeno A+ anche in assenza di ristrutturazione.

Inizia a risparmiare in casa sulle spese energetiche: il primo passo da fare è scaricare questa guida che parla sia degli interventi più indicati, che delle piccole azioni che tagliano significativamente le bollette.New Call-to-action

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