Quali sono le conseguenze del riscaldamento globale e cosa puoi fare tu per fermarlo
Cosa accadrebbe se in ogni città, paese o borgo se ne andasse in giro un uomo, col suo chioschetto ambulante e la scritta: “conseguenze riscaldamento globale”.
Sarebbe un “chioschetto” diverso da quelli che vendono gelati. Perché fornisce informazioni su cosa fare per “curare” il luogo in cui viviamo.
Tutto gratis. Ma, in quanti si avvicinerebbero?
Viviamo un momento storico in cui le conseguenze del riscaldamento globale riguardano anche la nostra emotività.
Rischiamo di essere spinti verso un meccanismo paradossale. Rimozione collettiva!
Eppure, una delle evidenti ripercussioni, per molti, è l’esatto opposto.
La solidarietà.
Un’altra? L’unione e il dialogo costruttivo tra diverse generazioni.
“Non ci sono più i giovani di una volta” …perché quelli di oggi ci chiedono di combattere insieme a loro.
Poche volte nella storia dell’umanità abbiamo assistito ad una così profonda connessione tra individui. Forse mai.
Tra le conseguenze del riscaldamento globale, quella che dovremmo assolutamente tener presente è: il rinascimento dei valori.
La consapevolezza del talento che ciascuno porta dentro sé e la volontà di utilizzarlo per il benessere di tutti.
In passato abbiamo sperperato e distrutto, anche ingenuamente.
Oggi cooperiamo per affrontare danni e perdite. Ci sosteniamo a vicenda, perché c’è tanto lavoro da fare.
Amorevolmente evolviamo, è la nostra natura.
Ma, abbiamo anche bisogno di agire su vari livelli…È chiaro il messaggio di chi ne sa qualcosa in più.
Gli esperti!? Si, proprio quelli.
Coloro che hanno dedicato un’intera vita, o parte di essa, immersi in certe tematiche.
Spulciandole da varie angolazioni: dal punto di vista scientifico!
Offrendoci di scegliere nel ventaglio di strade percorribili.
Cerchiamo quella più adatta!?
“È ora che ogni cittadino della Terra chieda un’azione per il clima e che i leader mondiali investano nella loro gente”.
(Amina J.Mohammed)
Conseguenze riscaldamento globale: il punto di non ritorno
Una tra le conseguenze del riscaldamento globale è che abbiamo dovuto capire qual è il limite.
Quanto tempo ci resta per -poter- prendere le decisioni più efficaci?
6 anni. (Viene da chiedersi: c’è bisogno di tutto questo tempo per decidere e agire?)
New York, Berlino, Glasgow. Roma è la quarta città al mondo a ospitare il Climate Clock.
Quindi, nessun chioschetto!? Invece, un orologio!
Sulla facciata del Ministero della Transizione Ecologica.
Cos’è questa installazione? Un countdown verso quel momento in cui non si potrà più tornare indietro.
Cioè!?
Purtroppo, “ad un certo punto”, a certi danni, non potremo porre rimedio.
Vuoi sapere in sintesi cosa sta succedendo?
In pratica, stiamo andando incontro ad un livello di cambiamenti: oltre il quale un sistema si riorganizza. Spesso bruscamente.
E non ritorna allo stato iniziale. (Ci riferiamo al sistema Terra.)
Per il sistema climatico, in particolare, la soglia critica riguarda il clima globale o regionale. Che sta cambiando!! Da uno stato stabile ad “un altro” stato stabile.
I cambiamenti climatici non sono una novità. Il pianeta ha attraversato epoche di glaciazione intensa, intermedia…ma adesso è diverso.
Le cause sono associate all’antropizzazione intensiva.
La soluzione? È semplice!
Riducendo la nostra impronta ecologica possiamo ridurre danni e perdite.
Sono piccoli gesti per cambiamenti incredibili.
La conseguenza -per eccellenza- del riscaldamento globale? Il collasso della calotta antartica occidentale.
L’Antartide occidentale, da solo, detiene abbastanza ghiaccio per aumentare il livello del mare in tutto il mondo di circa 11 piedi (3,3 metri).
Mentre i ghiacciai e le calotte si sciolgono, il livello del mare aumenterà di circa 230 piedi (70 metri).
Questo è l’esempio lampante del sistema che si riorganizza. Cosa accade nel frattempo?
Due anni fa Venezia affrontava un’alluvione di proporzioni drammatiche…
Ebbene sì, questi eventi sono collegati.
Conseguenze del riscaldamento globale in Italia, in Europa…dovunque!
Metti piede in qualsiasi parte del mondo e sentirai storie tragiche di devastazione climatica.Le conseguenze del riscaldamento globale sono collegate una all’altra.
Colpiscono tutte le regioni del globo.
In alcuni luoghi eventi meteorologici estremi e precipitazioni diventano comuni. Altri sperimentano ondate di calore e siccità.
Per non parlare di quel che accade con l’acidificazione degli oceani…
Ci si aspetta che questi eventi si intensifichino. (Soprattutto se non modifichiamo qualcosa!)
L’innalzamento del livello del mare causa inondazioni ed erosione. (Delle aree costiere e delle zone a bassa quota.)
La combinazione di questi cambiamenti provoca:
- diminuzione della qualità dell’acqua
- riduzione della disponibilità di risorse idriche.
L’Europa meridionale e centrale vivono più frequenti ondate di calore, incendi boschivi e siccità.
L’area mediterranea diventa più secca. (Più vulnerabile alla siccità, quindi agli incendi.)
L’Europa settentrionale diventa significativamente più umida. Le inondazioni invernali potrebbero diventare comuni.
Le aree urbane, dove vivono 4 europei su 5, sono esposte alle ondate di calore e alle alluvioni. Ma spesso non sono attrezzate per adattarsi al cambiamento climatico.
Molti paesi “poveri” sono tra i più colpiti.
Le persone che vivono lì spesso “dipendono” dal loro ambiente naturale. Ma hanno meno risorse (economiche) per adattarsi al cambiamento del clima.
Adattarci è una delle cose che possiamo fare. (Ne parleremo a breve.)
Conseguenze economiche del riscaldamento globale
Un’interessante conseguenza del riscaldamento globale riguarda la sfera economica.
I paesi sviluppati potrebbero dover risarcire le nazioni più povere per i danni causati dalla crisi climatica.
Un esempio?
La causa legale del valore di centinaia di miliardi di euro che sta preparando una confederazione di stati insulari (Aosis). Da presentare alla Corte internazionale di giustizia dell’Aia.
Guidati dalle isole di Antigua, Barbuda e Tuvalu, l’Alleanza raccoglie 39 nazioni tra gli oceani Indiano, Pacifico e Atlantico.
“Ogni giorno, nel mondo, si scambiano 90 milioni di barili di petrolio.”
Afferma il ministro dell’Ambiente di Antigua e Barbuda.
“Se venisse applicata una tassa di 1 dollaro per barile, si potrebbero raccogliere abbastanza soldi per affrontare il problema delle perdite e dei danni”.
La responsabilità storica dei cambiamenti climatici è al centro del dibattito sulla giustizia climatica.
Anche secondo la commissione europea i danni alla proprietà, alle infrastrutture e alla salute umana impongono costi pesanti. Per società ed economia.
Tra il 1980 e il 2011 le inondazioni hanno colpito più di 5,5milioni di persone. Causando perdite economiche dirette per più di 90miliardi di euro.
I settori particolarmente colpiti? Quelli che “dipendono” da certe temperature e livelli di precipitazioni. L’agricoltura, la silvicoltura, l’energia e il turismo.
Responsabili VS Soluzioni
Quando parliamo di conseguenze del riscaldamento globale ci riferiamo a quanto accade a noi e al pianeta. A causa di eccessive emissioni di gas serra.
Dovute a:
- utilizzo di combustibili fossili (per es. energia non rinnovabile);
- produzione di cemento;
- sfruttamento del suolo (cambiandone destinazione d’uso);
- abbattimento delle foreste.
Anche l’azione per il clima è considerabile una conseguenza del riscaldamento globale.
Un nuovo concetto, infatti, entra a far parte della nostra quotidianità: giustizia climatica.
Può essere un veicolo che offre dignità, opportunità e uguaglianza per tutti.
Questo afferma il vicesegretario generale delle Nazioni Unite Amina J. Mohammed.
Che ci invita a immaginare come potrebbe essere il viaggio verso lo zero netto se investissimo negli sforzi delle persone per il clima.
Dando priorità ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile. Programma di obiettivi globali interconnessi, che protegge umanità e pianeta. (Che si sta surriscaldando.)
“È ora di fare un po’ di rumore per trasformare il nostro mondo”
L’aumento della temperatura media globale non si calcola sulla base delle emissioni correnti. Ma di quelle storiche, accumulate.
I gas serra permangono in atmosfera e i loro effetti si palesano nel corso di anni, decenni. L’aumento attuale? È frutto delle emissioni prodotte a partire dal secolo scorso.
In particolare, dagli Stati Uniti. In seconda battuta, dalla Cina.
Per questo si dice sempre che i paesi del G20 (industrializzati) debbano essere i primi ad agire.
Una menzione speciale nella Top 10 dei responsabili, oggi, è dedicata alla Germania. Diversamente dagli altri stati, ha emissioni negative per il segmento relativo allo sfruttamento del suolo e delle foreste.
Ovvero, ha iniziato ad assorbire più CO2 di quanto facesse prima del 1850.
Grazie ad una politica di riforestazione.
Ecco un’altra delle cose da fare: piantiamo alberi!
Crisi climatica: non tutti sanno che…
Ci sono conseguenze del riscaldamento globale che non avremmo mai immaginato.
Una di queste è la determinazione delle persone.
Scendere in piazza, fare informazione dal basso, battersi contro le trivelle o le miniere.
C’è chi organizza summer e winter school di prestigio, gratuite!
Mettiamo in atto tante strategie per difendere l’ambiente. Persone di ogni età sono disposte a mettersi alla prova.
Così, molte persone si espongono a diversi rischi. Nei “contesti difficili”: minacce, intimidazioni, arresti sommari, abusi sessuali.
Addirittura, il rischio è di essere uccisi.
L’organizzazione non governativa Global Witness pubblica i suoi report annualmente.
Purtroppo, segnala tragici primati.
Nel 2020 sono stati accertati 227 omicidi di ambientalisti. Una media di oltre quattro alla settimana.
Due pagine fitte di nomi. (Dove mancano tutti quegli episodi -mai- documentati né indagati a dovere.)
Conseguenze dei cambiamenti climatici sull’uomo
Per far fronte alle conseguenze del riscaldamento globale piante e specie animali lottano.
Proprio come l’uomo! Molte specie terrestri, d’acqua dolce e marine si spostano in nuovi luoghi.
Alcune specie saranno a maggior rischio di estinzione se le temperature aumenteranno in modo incontrollato.
Allo stesso modo il cambiamento climatico sta avendo un impatto sulla salute di tutti noi.
L’aria inquinata e le temperature sono collegate a effetti che riguardano:
- aumento degli attacchi di cuore e ictus
- diffusione di malattie infettive
- trauma psicologico.
Perciò, Stefano Liberti (nel libro Terra bruciata) chiede di evitare che i cambiamenti climatici diventino così gravi da:
“attivare un meccanismo di rimozione collettiva, volto a sublimare un problema che ci sovrasta e per il quale non siamo in grado di trovare soluzioni”
Stiamo osservando cambiamenti:
- nella distribuzione di alcune malattie trasmesse dall’acqua
- nei “vettori” delle malattie.
Aumenta il numero di morti legate al calore in alcune regioni e diminuiscono quelle legate al freddo in altre…
La buona notizia? Possiamo salvare circa 74 milioni di vite umane.
“Solo” 9 milioni di morti extra entro la fine del secolo. Contro gli 83 milioni previsti in assenza di interventi radicali nei prossimi anni.
Quali? Un taglio netto e immediato delle emissioni di gas serra.
Lo studio è su Nature Communications. Ma sono migliaia le ricerche sul clima dell’ultimo decennio. Oltre il 99% sposa questa tesi.
L’OMS stima che la crisi climatica stia causando più di 150mila decessi ogni anno.
Fino a oggi nessuna patologia era mai stata direttamente collegata.
Kyle Merritt ha deciso di cambiare le cose. Diagnosticando ufficialmente una donna come vittima dei cambiamenti climatici.
Il responsabile del Dipartimento Kootenay medical centre (Nelson, British Columbia) ha visto troppi pazienti. Arrivavano in seguito all’ondata di calore della scorsa estate.
Quali sono le conseguenze del riscaldamento globale? Una conferenza mondiale
Qualche giorno fa si è conclusa questa “incredibile” conferenza sul clima dell’ONU: la COP26. Due settimane per prendere decisioni e invertire la rotta dei cambiamenti climatici. Sono proprio loro, le evidenti conseguenze del riscaldamento globale.
Parole che ormai rientrano nel gergo quotidiano da anni.
Eppure…è un linguaggio che travolge, a tratti fastidioso.
Ma di questo problema se n’è occupato il signor Wändi Bruine de Bruin. (Professore di Politiche Pubbliche, Psicologia e Scienze Comportamentali. Presso la Sol Price School of Public Policy della University of Southern California. E il Dornsife Department of Psychology.)
Insieme ad alcuni suoi colleghi ha pensato che sarebbe stato utile chiarire un po’ del vocabolario. (Con l’aiuto della Fondazione delle Nazioni Unite.) Hanno scelto termini comuni che appaiono nei rapporti scritti dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC).
Poi hanno intervistato le persone e usato il loro feedback per spiegare quelle parole e frasi nel linguaggio quotidiano.
Possiamo considerarla una guida per aiutarci a stare al passo. Per capire cosa possiamo fare!
Vediamone qualcuna:
1)Mitigazione (…del cambiamento climatico!)
- IPCC: Intervento umano per ridurre le emissioni o migliorare i pozzi di assorbimento dei gas serra.
- Traduzione: Impedire che il cambiamento climatico peggiori.
Quando si parla di “mitigazione” ci si concentra sui combustibili fossili. (Usati per produrre elettricità e far funzionare i trasporti).
Producono gas a effetto serra, compresa l’anidride carbonica. E intrappolano il calore riscaldando il pianeta.
Alcuni modi per mitigare il cambiamento climatico includono l’uso dell’energia solare ed eolica. Rendere gli edifici, gli elettrodomestici e i veicoli più efficienti dal punto di vista energetico. In modo che usino meno elettricità e carburante.
Progettare le città in modo che la gente debba guidare meno.
Proteggere le foreste e piantare alberi aiuta perché assorbono i gas serra dall’atmosfera.
Riscaldamento globale soluzioni
Altre parole chiave che riguardano le conseguenze del riscaldamento globale.
Utilizzate dall’IPCC, nelle pubblicazioni…tradotte da persone “comuni”:
2)Adattamento.
- IPCC: nei sistemi umani, il processo di adattamento al clima attuale (o previsto) e ai suoi effetti. Al fine di moderare i danni o sfruttare le opportunità positive. Nei sistemi naturali, il processo di adattamento al clima reale e ai suoi effetti. (L’intervento umano può facilitare?)
- Traduzione: attuare cambiamenti per convivere con gli impatti del cambiamento climatico. Un esempio è il PAES.
Le persone, quindi, cercano il modo di convivere con specifiche minacce.
Città costiere come Miami, per esempio, potrebbero aver bisogno di dighe per proteggersi dalle inondazioni.
3)Rimozione di CO2
- IPCC: i metodi di rimozione del biossido di carbonio si riferiscono a processi che rimuovono CO2 dall’atmosfera. Il CDR (Carbon Dioxide Removal), noto come “emissioni negative” è classificato come un tipo speciale di mitigazione.
- Traduzione: Togliere l’anidride carbonica dall’aria.
Nel 2019, ce n’era il 50% in più rispetto alla fine del 1700, piantare alberi e ripristinare biodiversità può rimuovere Co2.
4)Neutro al carbonio
- Definizione ufficiale: la neutralità è raggiunta quando le emissioni antropiche sono bilanciate dalla rimozione di anidride carbonica. In un periodo specificato! La neutralità è definita anche “emissioni zero”.
- Traduzione: Nessuna aggiunta netta di CO2 nell’aria. Significa che quando si aggiunge nell’aria, si deve togliere la stessa quantità.
L’IPCC avverte che il mondo dovrà essere neutrale entro il 2050, utilizzando:
- “mitigazione” per ridurre la quantità di CO2 aggiunta
- “rimozione” per toglierla.
- Leggi anche: Cibo biodinamico: caratteristiche e vantaggi
Riscaldamento globale: tema da stravolgere! Cosa fare adesso?
Un ultimo concetto tra quelli suggeriti da Mr Wändi:
6)Transizione senza precedenti
- IPCC: processo di cambiamento da una condizione ad un’altra. In un dato periodo di tempo! Cambiamento incrementale o trasformativo. Può avvenire in individui, aziende, città, regioni e nazioni.
- Traduzione: attuare grandi cambiamenti insieme per fermare il cambiamento climatico. In un modo che non si è mai visto.
Nel 2015, i paesi di tutto il mondo si sono accordati per cercare di impedire che il pianeta si riscaldi più di 1,5 gradi Celsius (2,7 F).
Alla Cop26 di quest’anno il rappresentante di Tuvalu (nazione estremamente minacciata dai cambiamenti climatici) ha chiesto:
“Cosa dovrò dire tornando da Glasgow? Che abbiamo assicurato loro un futuro?”.
Intanto, teneva in mano una foto dei suoi nipoti, commosso…
Senza grandi cambiamenti, il cambiamento climatico potrebbe rendere il mondo invivibile.
Passare all’energia sostenibile, farebbe parte della transizione…(Anche questo tema è molto delicato!)
Comunque, costruire il futuro degno della specie che rappresentiamo -sapiens sapiens- significa scrivere ogni giorno una nuova storia.
Pronti?
- Compra meno oggetti
- Riduci il ricambio tecnologico
- Mangia più vegetali
- Riduci il consumo di energia
- Cambia combustibile
- Evita la plastica e l’usa e getta
- Fai acquisti ecologici (…detersivi, detergenti per la cura personale anche per i bambini)
- Controlla i tuoi investimenti
- Scegli la moda slow e green (Prediligi l’usato – Attenzione alle microfibre)
- Evita la carta
- Usa mascherine sostenibili
- Rendi ecologico il tuo ufficio/l’azienda
- Difendi la fauna selvatica – Sostieni il rewilding – Evita di depredare il mare
- Cura il tuo giardino
- Fai plogging (e la raccolta differenziata!)
- Fai docce più brevi
- Cambia il modo di viaggiare
- Scegli ciò che è fatto per durare
- Celebra la Giornata della Terra
- Non sprecare!