Dove si buttano le lampadine? Scopri la soluzione rapida ed ecologica

ASM SET 17/set/2021
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La luce elettrica che illumina le nostre case? È davvero qualcosa di cui non possiamo più fare a meno. Ma, riservare un piccolo posto dove si buttano le lampadine quando non funzionano più, è ormai altrettanto importante.

Entriamo in una stanza, proviamo ad accendere la luce e invece, dopo il click, ancora è il buio a far da padrone.

Se la lampadina si è fulminata, la prima cosa che facciamo è procurarci quella di ricambio e sostituirla. Ma il bulbo di vetro che resta tra le nostre mani, va trattato in maniera adeguata.

Tutte le sorgenti luminose usate (una volta esauste) diventano rifiuti “particolari”. Perciò richiedono modalità differenti di riciclo rispetto ad altri scarti.

Tra tutte, quelle a risparmio energetico rappresentano il livello di tecnologia più efficiente ed ecologicamente sostenibile. Possono essere riciclate al 95%, purché vengano smaltite nel modo giusto.

Per capire come riciclare correttamente le lampadine, dunque, potrà essere utile aprire una parentesi per conoscere le principali tipologie. Esistono diverse classificazioni e in base a queste categorie vengono smaltite.  

Innanzitutto, le sorgenti luminose sono classificate come RAEE. Ovvero: Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.  

Le lampadine appartengono alla classe R5 e sono assolutamente soggette alla raccolta differenziata.

In questa categoria sono inseriti:

  • tubi fluorescenti;
  • lampade fluorescenti compatte;
  • lampade a scarica ad alta intensità;
  • lampadine a vapori di sodio a bassa pressione;
  • lampadine a Led.

Sono escluse dalle RAE solo le lampade a incandescenza e ad alogeni, per le quali non è prevista la raccolta differenziata.

La regola generale, è che, siccome non sono costituite solamente da vetro, bisogna fare attenzione a non gettare le lampadine nel vetro né nell’indifferenziata.

Quali sono gli altri materiali che compongono le lampadine?

Per esempio, la plastica e i metalli.

Dove si buttano le lampadine usate?

Sono davvero semplici i principi da tenere a mente per imparare dove si buttano le lampadine.

Innanzitutto, dovremmo predisporre in casa, un luogo per quelle usate (o vecchie).

Poi, possiamo:

  • portarle ai negozianti. Che dovrebbero anche provvedere al ritiro gratuito in caso di acquisto di una nuova lampadina;
  • consegnarle nei centri di raccolta RAEE o cercare l’isola ecologica più vicina.

Anche se non vengono più prodotte, le lampadine alogene o le vecchie lampadine a incandescenza risultano ancora in commercio.

Queste potrebbero anche essere gettate nella raccolta dell’indifferenziato. Nel dubbio, rivolgetevi sempre agli addetti ai lavori.

Tutte le altre tipologie, ovvero, le lampadine fluorescenti, a scarica ad alta intensità, a vapori di sodio o a LED, vanno raccolte nei cassonetti RAEE.

Perché queste lampadine contengono al loro interno sostanze nocive per l’ambiente e per la nostra salute.

Sembrano motivi sufficienti a rendere fondamentale la raccolta differenziata corretta per le lampadine esaurite.

Lo smaltimento di queste, come abbiamo visto, può essere effettuato anche al momento dell’acquisto di una nuova lampadina.

Il rivenditore, infatti, è obbligato per legge a ritirare la vecchia lampadina nel cambio con la nuova.

In ogni caso, per un corretto conferimento dei rifiuti, è bene far sempre riferimento alle normative del Comune di appartenenza.

Perché differenziare le lampadine?

Ci chiediamo dove si buttano le lampadine innanzitutto per un motivo: la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo.

Siamo ufficialmente entrati nell’epoca della transizione ecologica. E le precauzioni ambientali si impongono come necessità e desiderio.

La cura dell’ambiente si diffonde nel mondo attraverso le politiche della green economy.

Il concetto di economia circolare ci accompagna nell’attenzione verso un consumo consapevole e auspica al riutilizzo.

L’energia sostenibile e le fonti rinnovabili quasi si impongono come imperativi etici.

Tutto quanto sta accadendo porta le grandi e piccole aziende ad impegnarsi. E molte di esse, per esempio, promuovono l’acquisto di lampadine a basso consumo.

Oltre a divulgare le modalità corrette con cui tutti i modelli di lampadina vengono smaltiti.

Dove si buttano le lampadine per una raccolta differenziata ecologicamente corretta?

Naturalmente, i problemi cui andiamo incontro, non riguardano solo gli effetti climatici a lungo termine. Che comunque tendono a smuovere la coscienza del singolo e quella sociale.

Un’inconsapevole gestione dello smaltimento delle vecchie lampadine può, a causa del mercurio presente al loro interno, essere pericolosa per la salute di tutti.

Perciò, ribadiamo quanto sia importante non confondersi gettandole nel vetro. Lasciandosi guidare semplicemente dal materiale di cui è fatto il bulbo.

Soprattutto con le lampadine fluorescenti, non bisogna optare con leggerezza per il contenitore del vetro. Perché il mercurio contenuto al loro interno le rende classificabili come “Rifiuti Urbani Pericolosi”.

Dove si buttano le lampadine: normali o “anormali”…bisogna averne cura

Quando una sorgente luminosa si esaurisce, come accennato, diventa un RAEE. Esistono 5 tipi di questi rifiuti ed è per questo che oltre a sapere dove si buttano le lampadine è bene essere informati sulla classificazione dei vari apparecchi elettrici ed elettronici.

Le lampadine, in particolare, sono RAEE di classe R5.

R1: frigoriferi, congelatori, grandi apparecchi per la refrigerazione e il condizionamento.

R2: lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, forni a microonde e apparecchi per la cottura. Stufe elettriche e altri apparecchi elettrici per il riscaldamento.

R3: tv, monitor, schermi, cornici digitali, laptop e notebook.

R4: piccoli elettrodomestici, apparecchiature informatiche, telefonini e tablet. Apparecchi di illuminazione (come torce, lampade e abatjour). In più, tutto ciò che non è esplicitato nelle altre classi.

R5: appunto le sorgenti luminose. Tubi fluorescenti, lampade fluorescenti compatte, lampade a scarica ad alta intensità, lampade a vapori di sodio ad alta e bassa pressione, lampade ad alogenuri metallici, lampade a Led. Sono escluse dalla categoria le lampade a incandescenza e ad alogeni (contenenti il filamento metallico). In quanto non sono soggette alla raccolta differenziata.

Per svolgere la raccolta differenziata delle lampadine in modo corretto è bene sapere che ogni tipo di lampadina richiederà una certa modalità di smaltimento.

Ma quello che dobbiamo ricordarci è soprattutto che: basterà portare il nostro sacchetto di lampadine (differenziate dal resto dei rifiuti) presso l’isola ecologica più vicina.

Riciclo delle lampadine

Oltre a comprendere dove si buttano le lampadine, un’alternativa divertente è quella che riguarda l’utilizzo della nostra originalità e creatività.

Questo è ciò che può servire per smaltire le lampadine non più funzionanti senza gettarle in un qualsiasi bidone.

Farle rivivere per diventare accessori, vasi per piccoli fiori o parte di decorazioni…e qualsiasi altra cosa la fantasia possa suggerirci.

Una volta svuotato il bulbo, aiutandoci con un seghetto (per rimuovere la parte terminale e le componenti interne) la lampadina può trasformarsi facilmente.

Essere riempita di sabbia o terriccio, per diventare la nuova casa di una piantina grassa.

Potrebbe addirittura diventare una lampada a olio, con tanto di combustibile e stoppino.

Una volta accesi, andrebbero a valorizzare la funzione originale dell’oggetto, magari con un tocco di personalità.

Qualche fiore distribuito all’interno e alcune perline colorate faranno sicuramente la differenza. Aiutandoci a riutilizzare altri materiali e a far diventare la lampadina un soprammobile unico, per qualsiasi stanza della casa.

Le lampadine sono senza dubbio un oggetto affascinante. Per questa ragione è davvero semplice riciclarle in modo creativo.

Una volta tolte parte terminale (e volendo l’interno), si procederà con piccoli progetti di fai da te. Il gioco è fatto!

Come accade a tante persone, poi, c’è sempre la possibilità di seguire i numerosi tutorial presenti online oppure semplicemente lasciarsi andare all’estro del momento.

Infine, come al solito, è opportuno ricordarsi di smaltire correttamente i residui e i rifiuti derivanti proprio da tale attività.

Buon divertimento!

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