Dove si buttano le pentole? Scopri la soluzione rapida ed ecologica
La raccolta differenziata ha preso vita e si è trasformata da una chimera in realtà nel 1997. È anche per questo che oggi ci chiediamo: dove si buttano le pentole?
Cos’è successo nel ’97? È stato approvato il Decreto Ronchi. Segno di un profondo cambiamento nella gestione dei rifiuti in Italia.
Attraverso il decreto sono state recepite e attuate tre normative europee per lo smaltimento di rifiuti: pericolosi, imballaggi e rifiuti generici.
Quindi, con il passare del tempo la popolazione italiana ha iniziato a considerare la raccolta differenziata come una necessità. Un bisogno da soddisfare per la salvaguardia del nostro pianeta.
Essa, infatti, rientra tra quelle “abitudini” delle popolazioni civili che venendo a contatto con il concetto di economia circolare hanno compreso, per esempio, cosa significa spreco.
Oggi siamo ancor più consapevoli e ognuno a suo modo lavora a favore della tutela dell’ambiente.
Per alcuni tipi di rifiuti la raccolta differenziata è diventata un automatismo.
Soprattutto per quanto riguarda plastica, carta e vetro.
Per altre tipologie di rifiuti la situazione può risultare un po’ più complicata. O meglio, confusa!
Ad alcuni può non essere chiaro dove smaltire le lampadine. Come trattare la plastica sporca. Come comportarsi con la ceramica…ed anche: dove si buttano le pentole?
Alcuni dicono che “non tutte le pentole vanno buttate nell’indifferenziata” …
In teoria, è assolutamente sbagliato e vietato buttare pentole e padelle in quei bustoni neri in cui sembra lecito mescolare tutto.
Quando abbiamo dubbi dovremmo sempre contattare il Comune di appartenenza.
Ma soprattutto, il cassonetto giusto da utilizzare dipende dal materiale di cui sono fatti i prodotti e dalle loro dimensioni.
Con le pentole, per non sbagliare, possiamo portarle nell’isola ecologica più vicina.
Lì sapranno come prendersene cura.
Dove si buttano le pentole nella raccolta differenziata?
Tutti in casa abbiamo pentole e padelle di varie dimensioni. Che molto probabilmente sono state realizzate in acciaio, in alluminio o sono antiaderenti. Dove si buttano le pentole e le padelle che non possiamo più utilizzare?
Nonostante siano utensili da cucina progettati per durare diversi anni, ad un certo punto potremmo essere costretti a comprarle nuove.
Quando, ad esempio, creiamo dei graffi sul rivestimento antiaderente o si formano bruciature e incrostazioni che non riusciamo a rimuovere.
La notizia, che abbiamo riportato in altri articoli precedenti, è che l’acciaio e l’alluminio sono materiali riciclabili. Per questo motivo è molto importante smaltirli correttamente.
Ogni comune ha delle regole specifiche riguardo allo smaltimento dei rifiuti, ma la cosa che possiamo affermare con certezza è che il bidone dell’indifferenziato non è la risposta a tutti nostri dubbi.
Tendenzialmente pentole e padelle in alluminio vanno gettate nei cassonetti per la raccolta del metallo.
Nel caso in cui siano di piccole dimensioni non c’è altro da aggiungere.
Dovremmo solo avere cura, dove possibile, di separare eventuali parti in plastica. Al fine di facilitare lo smaltimento di entrambi i materiali.
Lo stesso vale per le caffettiere o altri utensili da cucina, quando realizzati con i medesimi materiali.
Per le padelle fatte da più materiali, ma sempre di dimensioni contenute, il cassonetto corretto è quello dell’indifferenziata. Per quelle di grandi dimensioni, invece, è auspicabile il conferimento all’isola ecologica del comune.
Dove verranno smistate e avviate al riciclo.
Dove si butta la padella antiaderente?
Nel momento in cui ci chiediamo dove si buttano le pentole, è inevitabile porsi la stessa domanda per padelle e utensili vari.
Per le padelle antiaderenti, il discorso è leggermente più ostico rispetto alle pentole “normali”.
Tutto ciò che è antiaderente, è tanto pratico per cucinare quanto complicato nella gestione del rifiuto.
Padelle, pentole, casseruole o bistecchiere antiaderenti, sono ricoperte da un determinato materiale che permette al cibo in cottura di non attaccarsi.
Questo materiale può risultare tossico sia per l’uomo che per l’ambiente.
Perciò è sempre opportuno rivolgersi alla discarica autorizzata del comune di residenza. Solo gli addetti sono in grado di occuparsi di tutti gli elementi da smaltire, compresi quelli nocivi.
Acciaio e alluminio sono al 100% riciclabili. E lo sono all’infinito.
Smaltire correttamente gli utensili e gli oggetti realizzati con questi materiali è essenziale.
Tutto l’alluminio in circolazione oggi in Italia è riciclato. Da tempo il nostro paese non sta più acquistando questa materia prima, tra l’altro costosissima dato che si ricava dalla bauxite.
Riciclare pentole e padelle è dunque un ottimo sistema per favorire il riutilizzo delle materie prime con cui sono realizzate. In questo modo evitiamo sprechi e sfruttamento di risorse non rinnovabili.
Oltre al risparmio dell’energia necessaria alla produzione di nuovo acciaio o alluminio.
Un’ultima cosa che forse non avete ancora preso in considerazione riguardo alla raccolta differenziata è: l’app Junker. Che ci permette di eliminare ogni dubbio e scoprire dove buttare qualsiasi tipologia di rifiuto.
Semplicemente scansionandone il codice a barre.
Dove si buttano le pentole vecchie e danneggiate?
Abbiamo visto che per quanto riguarda quelle di alluminio, il posto dove si buttano le pentole sono gli appositi cassonetti per la raccolta differenziata dei metalli.
Che si tratti di pentole vecchie, usate o danneggiate il principio è lo stesso!
A quanto pare si tratta, degli stessi cassonetti dove gettiamo lattine e bombolette varie.
Per quelle antiaderenti, purtroppo il problema riguarda sostanze come teflon, PFOA e anche il Nichel.
Per questo dobbiamo fare attenzione e non possiamo gettarle in qualsiasi bidone.
Comunque siamo in un periodo in cui possiamo ritenerci fortunati. Il mercato sta cominciando a proporre delle pentole antiaderenti che non sono realizzate con sostanze nocive.
E poi, non dovremmo mai dimenticarci della possibilità del riciclo creativo.
Sappiamo bene che nessun prodotto ha una vita infinita. Tantomeno pentole e padelle.
La cosa può dispiacere ancor di più se si tratta di regali ricevuti o di cimeli di famiglia.
Magari abbiamo di fronte a noi una batteria appartenente ai nonni, con cui cucinavano i nostri piatti preferiti…. Se buttare via quel qualcosa a cui siamo tanto affezionati non è un’idea che ci convince, abbiamo un motivo in più per non “arricchire” le discariche.
È possibile dare nuova vita a qualsiasi prodotto.
Abbiamo potuto appurarlo persino con cd e dvd!
Allora perché non lasciare che una pentola, riempita di terra, diventi una moderna fioriera? Saldando dei piedi appositi, potremmo addirittura realizzare uno sgabello!
Per i più avventurosi, poi, munendoci di lampadine e cavi elettrici, possiamo creare delle particolari lampade da parete o lampadari da soffitto. Sulla falsa riga dello stile industriale.
Oppure, padelle di grandi dimensioni possono essere trasformate in specchi da parete e curiose opere d’arte.
Una padella graffiata potrebbe anche essere trasformata in un orologio da cucina.
Sempre seguendo quanto ispirato dalla personale creatività.
Il riciclo creativo è un’avventura!