Impatto Covid sull'energia: ecco cos'è successo in lock down

ASM SET 30/lug/2020
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La percezione, a livello domestico, è di aver consumato più energia durante il lock down essendo in casa 24 ore, ma a livello nazionale il lock down ha fatto registrare un crollo della domanda di elettricità. È una curiosità che può aiutarci a capire il quadro del consumo energetico nazionale. Ecco quali sono i dati registrati durante il lock down.

Domanda energetica nazionale

Il quotidiano Repubblica di recente ha riportato i dati elaborati e pubblicati da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale: a marzo la domanda di elettricità in Italia è stata di 23,7 miliardi di kWh, in diminuzione del 10,2% rispetto allo stesso mese del 2019. Questo valore è stato ottenuto con un giorno lavorativo in più (22 vs 21) e una temperatura media mensile inferiore di 1,2 gradi rispetto a marzo dello scorso anno.

L’ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile ha misurato n livello che, rispetto al primo trimestre 2019, riflette una diminuzione del 7% dei consumi di energia primaria e finale nei primi tre mesi dell'anno, con un picco del -15% per il solo mese di marzo.

Quindi, nonostante un giorno in più lavorativo e una temperatura esterna che giustificava il riscaldamento (elettrico in questo caso), i consumi del 2020 sono crollati del 10% rispetto al mese di marzo 2019: la riduzione dei consumi energetici è l’effetto dell’impatto del blocco delle attività produttive per far fronte all’emergenza sanitaria per il contenimento del contagio da Covid.

Un’altra curiosità interessante, che si evince dai dati, è l’analisi geografica: nelle aree maggiormente produttive del Nord Italia la contrazione è stata maggiore.  A livello territoriale la variazione di marzo 2020 è comunque risultata ovunque negativa: -13% al Nord, -8,7% al Centro e -4,7% al Sud. I dati ENEA misurano al Nord il picco della contrazione al -30% a marzo e nella prima settimana di aprile.

Anche i consumi di gas naturale sono scesi: -30% dalla seconda metà di marzo, mentre gasolio e benzina hanno segnato un -43% a marzo.

 

Emissioni CO2

Il calo della domanda energetica si è riflesso anche sulle emissioni: le aziende chiuse hanno determinato un -10% delle emissioni CO2 a marzo, con dati che arrivano a -15% considerando l’intero periodo di lock down.

 

Effetto sulle utenze domestiche a livello nazionale

A seguito del crollo della domanda, per le bollette luce e gas degli italiani sono in arrivo riduzioni stabilite dall’ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Per effetto della quarantena le quotazioni delle materie prime, nei mercati all’ingrosso sono scese, ma rimangono fissi gli oneri generali come le tariffe di rete (per l’elettricità) e le tariffe per trasporto e distribuzione (per il gas).

Secondo le proiezioni dell’ARERA, a partire dal secondo trimestre del 2020, il mercato tutelato darà un bel taglio alle tariffe energetiche.  In una situazione di crisi, il calo delle bollette luce e gas offre un piccolo momento di respiro per le famiglie. 

Per la “famiglia tipo” il cui consumo annuale di elettricità si attesta sui 2.700 kWh e 1.400 metri cubi di gas l'ARERA si aspetta un - 18,3% nella fattura elettrica e - 13,5% in quella del gas, per un totale di circa 180 euro, che varieranno a seconda dei contratti di fornitura. 

Anche ASM SET da anni si impegna sul fronte del risparmio energetico pubblicando approfondimenti finalizzati all’uso consapevole delle risorse energetiche.

Con questo spirito abbiamo realizzato la guida al risparmio energetico che puoi avere gratuitamente.

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