Termocamino a legna, come funziona e quanto è efficiente
Il termocamino a legna è un sistema per riscaldare la casa e l’acqua calda sanitaria sfruttando materie prime naturali. La fonte della combustione è la legna, facilmente reperibile da chi abita in zone di campagna oppure boschive.
Quando si parla di termocamino è facile pensare alle prime caldaie, quelle costituite da boiler alimentati a legna. Oggi non è più così, ovviamente. Anche il termocamino è una tecnologia migliorata, avanzata, più sicura ed efficiente.
Come si presenta oggi il termocamino a legna
Si presenta esternamente come un camino chiuso, di dimensioni variabili, che può essere incassato in una parete in cartongesso ed esposto alla vista. È una soluzione d’arredo perché il colore delle fiamme regala eleganza e dà alla casa uno stile accogliente.
Come funziona un termocamino a legna
Il termocamino a legna fornisce aria calda che viene indirizzata in tubi canalizzatori oppure acqua calda che va deviata all'impianto dei radiatori, nell’impianto a pavimento e nel boiler dell’acqua sanitaria per bagno e cucina.
A seconda della tecnologia, il termocamino può trasferire calore in modo canalizzato o attraverso il trasporto di aria calda (con tubi e canalizzazioni che portano il calore in tutte le camere della casa dotate di bocchette) oppure riscaldando l’acqua.
Funzionamento termocamino
La potenza termica sprigionata durante la combustione della legna viene trasferita all’acqua, che, una volta raggiunta la temperatura di mandata (sono sufficienti circa 40 gradi per l'acqua, ma questo dato può variare a seconda degli impianti) viene canalizzata nei condotti del riscaldamento a servizio dell’intera casa.
Nel termocamino ad aria invece è presente una ventola che spinge il calore verso le canalizzazioni distribuendolo in tutte le stanze.
Questo tipo di impianto non riscalda particolarmente l'ambiente circostante: il termocamino è costruito infatti non per riscaldare l’ambiente in cui è installato, ma per convogliare l’energia termica verso le canalizzazioni previste dal progetto. Per questo motivo, l’effetto è completamente diverso da quello del camino “aperto” il quale riscalda solamente la stanza dove si trova, pur mantenendo l'estetica della fiamma a vista.
Il termocamino provvede al fabbisogno di acqua calda della casa utilizzando energia pulita e rinnovabile. Per quanto riguarda i fumi, al momento dell’acquisto bisogna valutare attentamente alcune caratteristiche tecniche: poiché molti Comuni, soprattutto nella Pianura Padana, durante l’inverno emanano ordinanze anti-polveri, bisogna acquistare un termocamino dotato di filtri di scarico che rispetti le normative senza immettere polveri in atmosfera.
In particolare, il parametro di cui tenere conto è il rendimento termico: più è vicino al 100%, minori sono gli scarti dissolti nei fumi di scarico.
Il rendimento termico è uno dei parametri principali per stabilire l'efficienza del sistema di riscaldamento: a seconda delle marche e delle tecnologie, il termocamino a legna arriva al 75%, significa che il 75% del combustibile (la legna) viene effettivamente trasformato in energia mentre il restante diventa scarto (cenere e pulviscolo).
Dovendo fare un’analisi dei pro e contro, il contro potrebbe essere la necessità di avere uno spazio sia esterno che interno alla casa dedicato allo stoccaggio della legna, un po’ come per il pellet, solo che il pellet viene venduto pulito e confezionato mentre la legna potrebbe portare in casa insetti e terriccio.
Sul piano della praticità, gli impianti con la caldaia a condensazione e alimentati a metano continuano ad essere la soluzione più diffusa.
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