Auto elettriche: come faremo il pieno?

ASM SET 19/giu/2018
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Il futuro è l’auto elettrica. Un futuro che in realtà è già qui: sempre più case automobilistiche stanno convertendo la produzione, tanto che tra pochi anni si venderanno solo auto elettriche.

La mobilità elettrica è importante, non solo per la tutela dell’ambiente, ma anche per quello che riguarda i consumi: i chilometri percorsi con una spesa di 1500 euro di benzina, un’auto elettrica li percorre con sole 300 euro di elettricità. Un risparmio notevole!

Come faremo il pieno nei prossimi anni?

Cerchiamo di fare un po’di chiarezza.

Ecco le 7 domande che ognuno di noi si è fatto sulla mobilità elettrica

 1. Posso ricaricare la mia auto elettrica a casa?

 Assolutamente sì! Anzi, direi che la casa rappresenta il punto di ricarica principale. Ricorda che non è necessario far scaricare completamente la batteria per poi ricaricarla. Puoi  metterla sempre in carica ogni volta che parcheggi nel tuo posto auto.

 

 2. Devo procurarmi un nuovo contatore? Devo aumentare la potenza del mio?

No. Puoi ricaricare la tua auto collegandola al contatore esistente, e non necessiti di permessi speciali o autorizzazioni particolari per farlo. Nel caso di potenza limitata (ad esempio 3 kW), puoi utilizzare stazioni di ricarica con la corrente regolabile, oppure ricaricare durante la notte, quando le altre utenze elettriche non sono in funzione.

Puoi ricaricare di notte quando i consumi della casa sono a zero.

 

3. Devo rivolgermi al gestore di rete?

No. La tua auto sarà un elettrodomestico come tutti gli altri, solo che ti porterà in giro. Il tuo gestore di rete non deve rilasciarti alcun permesso. Eventualmente, potrai contattarlo per richiedere un aumento di potenza nel caso in cui quella attuale non fosse sufficiente in base alle esigenze della tua famiglia.

 

4. Quanto tempo serve per la ricarica?

Il tempo di ricarica dipende da due fattori: la potenza (kW) con cui si ricarica e la potenza massima accettata dal caricabatteria del veicolo. Se questi due valori non coincidono, ha la meglio il più basso dei due.

Esempiola stazione di ricarica è da 7,4 kW, e la potenza massima accettata dal caricabatteria ha un massimo di 3,7 kW: in questo caso la ricarica avverrà a 3,7 kW.

Tieni presente che una ricarica completa a 3,7 kW richiede circa 6 ore, mentre a 7,4 kW ne richiede la metà. In realtà una ricarica completa non si fa quasi mai, solitamente si tiene l’auto in carica per circa due ore al giorno (proprio come fai quando al distributore decidi di mettere 20-25 euro di benzina, invece di fare il pieno ogni volta).

 
5. Quanto consuma una ricarica?

Sicuramente meno di quello che comunemente si pensa.

Il consumo (espresso in kWh, che è quello che paghi in bolletta) di una ricarica completa dipende dal tipo di automobile, in particolare da quanto è grande la sua batteria: una batteria con capacità maggiore garantisce più autonomia e richiede ovviamente più energia per una ricarica completa.

In media le auto attualmente in commercio hanno batterie che garantiscono un’autonomia che va da 110 a 160 km con un pieno, o meglio, una carica.

Il consumo (espresso in kWh, che è quello che si paga in bolletta) di una ricarica completa dipende dal veicolo e in particolare da “quanto grande” è la sua batteria. Veicoli con capacità di batteria maggiore hanno più chilometri di autonomia e richiedono più energia per una ricarica completa.

Diciamo che, nel caso di auto elettriche, con 1 solo euro si percorrono circa 32 km.

Un consiglio in più

Puoi eventualmente prendere in considerazione il fotovoltaico per avere energia elettrica a disposizione in modo gratuito e azzerare le spese per il pieno della macchina! Guarda questo articolo,  in cui troverai le caratteristiche e le differenze dei pannelli solari fotovoltaici e termici.

 

6. Posso ricaricare la mia auto a una normale presa di corrente?

Meglio di No. Le normali prese di corrente, infatti, non sono programmate per resistere a potenze elevate per molte ore. È importante osservare con scrupolo tutti gli accorgimenti dovuti: l’auto di solito viene ricaricata di notte, nel box, senza nessuno a controllare che tutto vada bene.

Per questo motivo sarebbe opportuno installare una presa CEE industriale, assolutamente più sicura di una normale Schuko (può occuparsene in poco tempo qualsiasi elettricista, a fronte di una spesa davvero minima).

 

7. Quanto mi costa ricaricare la mia auto elettrica dalle colonnine sparse per l’Italia?

La ricarica pubblica attraverso queste colonnine si paga con un abbonamento: al momento il prezzo di mercato è di 25 euro al mese, che include un numero illimitato di ricariche e la card di attivazione.

 
Uno sguardo alle novità europee sulle auto elettriche 

L’Europa si è data un obiettivo: diventare leader internazionale nell’industria delle batterie per le auto elettriche.

La Commissione Ue finanzierà la prima fabbrica di accumulatori al litio per mezzi elettrici con ben 52 milioni di euro. La fabbrica avrà sede in Svezia, e sarà guidata dalla Northvolt, un'azienda scandinava con a capo l'ex manager di Tesla, Peter Carlsson. 

Secondo la Commissione Ue, in Europa, a partire dal 2025, dovranno essere realizzati almeno una ventina di stabilimenti sul modello delle giga-factory Tesla, proprio per riuscire a coprire la richiesta di batterie per la mobilità elettrica. 

Per la realizzazione di tali impianti, Bruxelles ha deciso di impiegare nei processi produttivi l'uso di energie rinnovabili. (Fonte: QualEnergia).

 

Ci sono molti modi per avvicinarti all'uso consapevole delle risorse, a cominciare da buone prassi che puoi mettere in pratica in casa ogni giorno. Scarica la Guida al risparmio di energia elettrica, per essere sempre aggiornato sulle novità in questo campo, e per ridurre sa subito i consumi e avere bollette più leggere.

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