Comunità energetiche o Energy Community a cosa serviranno in futuro

ASM SET 22/gen/2021
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Comunità-energetiche

Le comunità energetiche sono un concetto totalmente nuovo: sono state introdotte in Italia con il decreto Milleproroghe del febbraio 2020 per recepire una Direttiva Europea e consistono nell’aggregazione di più utenti (e più utenze) che possono sfruttare l’energia prodotta da un impianto a rinnovabili, come un fotovoltaico. Si tratta di una forma di condivisione dell’energia ricavata da fonti rinnovabili riconosciuta in modo ufficiale.

Con la direttiva europea RED II (Renewable Energy Directive II) del 2018, la Comunità europea promuove l’uso di energia derivata da fonti rinnovabili e l’autoconsumo collettivo, individuandole come soggetti autonomi controllati da soci o utenti presenti in prossimità dell’impianto di produzione di energia rinnovabile. I soci possono essere persone fisiche, imprese o amministrazioni pubbliche; l’applicazione ideale è quella delle famiglie residenti in un condominio. Ne abbiamo parlato anche qui focalizzandoci su cosa sono le CER.

Comunità energetiche... di condominio

Sembra banale ma non lo è affatto: ad esempio, chi installa un impianto fotovoltaico in condominio necessita del consenso degli altri inquilini, raccolto in assemblea, e dei calcoli per millesimi relativi all’installazione sul tetto, che è un’area comune. Se poi un condomino volesse installare anche una stazione domestica per la ricarica dell’auto elettrica nel proprio garage o nella zona comune, anche in questo caso bisognerebbe approfondire la suddivisione in millesimi e la titolarità del contratto energetico che di solito nelle aree comuni non è frazionato ma intestato all’amministratore.

Gli aspetti burocratici sono molti e scoraggianti, per questo le CER potrebbero rivelarsi rivoluzionarie nei condomini: sui tetti sarà possibile installare pannelli fotovoltaici e l’elettricità che prodotta potrà essere distribuita tra tutte le famiglie con vantaggi ambientali, economici (l’autoconsumo è sempre vantaggioso nell’ottica del risparmio in bolletta) e, secondo la Comunità Europea, anche sociali valorizzando l’aspetto di condivisione.

Lo stesso vale per una zona residenziale composta di case accostate oppure singole all’interno di una stessa zona residenziale che possono sfruttare la stessa opportunità rendendo produttivi gli spazi comuni come il tetto oppure le tettoie dei box auto e mettere in condivisione l’energia autoprodotta.

Il centro di analisi e ricerca Ambrosetti – European House, nel caso di diffusione in Italia di questo sistema di condivisione energetica, teorizza dei benefici in questi campi:

  • Risparmio energetico, con un contributo agli obiettivi di efficienza stabiliti dalla strategia energetica nazionale: con una diffusione al 5% delle CER, si otterrebbe il 10% di risparmio – obiettivo;
  • Tutela ambientale, con una forbice compresa tra 3,6 e 11 milioni di tonnellate di Co2 in meno immesse nell’ambiente con una diffusione delle CER tra il 5 e il 15 %;
  • Beneficio economico per gli utenti, che a livello aggregato si quantifica entro una forbice di 2 – 6 miliardi l’anno tenendo sempre conto di una diffusione delle CER compresa fra i 5 e il 15% a livello italiano;
  • Benefici strutturali alla rete, con la riduzione dei rischi dovuti ai picchi di domanda (peak shaving)

Detrazioni fiscali incentivanti

Per incentivare le comunità energetiche, così come gli investimenti in energie rinnovabili, il Decreto Rilancio varato dal governo e divenuto legge il 18 luglio 2020 ha esteso la possibilità di usufruire del Superbonus 110% che sarà riconosciuto appunto anche per la realizzazione di comunità energetiche e sarà applicato alla quota di spesa corrispondente alla potenza massima di 20 kW.

Al di là della diffusione o meno delle CER, la semplificazione burocratica potrà consentire in futuro alle famiglie che vivono in condominio e hanno poso spazio privato, di beneficiare di energia pulita ottenendo un risparmio economico.

Certo si tratta di scenari che attualmente sono in fase embrionale, anche se nel Nord Europa queste forme di aggregazione sono già utilizzate. In attesa di tutte le novità normative e delle regole delle comunità energetiche, ci sono molte azioni che possiamo fare nel quotidiano per sfruttare al meglio l’energia e risparmiare economicamente.

Le abbiamo raccolte in questa guida gratuita, a tua disposizione con un click. Scaricala subito.

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