Comunità Energetiche Rinnovabili: la nuova frontiera nella Transizione Energetica

ASM SET 25/mar/2024
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Nel contesto della crescente urgenza di affrontare le sfide del cambiamento climatico e della necessità di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) emergono come un'innovativa risposta, proponendo soluzioni sostenibili nel settore energetico. Queste comunità rappresentano un paradigma di decentralizzazione e democratizzazione nella produzione e nell'utilizzo dell'energia, basato sul concetto di partecipazione attiva e condivisione delle risorse energetiche.

 

Le CER sono state concepite con l'intento di coinvolgere cittadini, attività commerciali, amministrazioni locali e piccole/medie imprese nella creazione e nella gestione di sistemi energetici locali alimentati da fonti rinnovabili. Tale approccio non solo mira a ridurre la dipendenza da fonti energetiche tradizionali e non rinnovabili, ma promuove anche una maggiore resilienza e autonomia nelle comunità locali.

 

Quest’anno è arrivata l’approvazione definitiva per la creazione delle CER, con un decreto emanato dal Mase (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica), seguito dalle regole operative per l'accesso agli aiuti economici previsti per la loro incentivazione. Queste disposizioni, formalizzate in un documento consultabile sul sito del Ministero e del GSE (Garante dei Servizi Energetici), regolano le modalità e i tempi per ottenere tali incentivi. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che vi è una scadenza imminente: il 30 giugno 2026.

 

Cos'è una Comunità Energetica?

 

Una CER rappresenta un'associazione tra cittadini, attività commerciali, amministrazioni locali e piccole/medie imprese, unite per produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale. In altre parole, si configura come una rete decentralizzata in cui ogni membro partecipa attivamente alla produzione, consumo e scambio di energia pulita.

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Vantaggi delle Comunità Energetiche Rinnovabili

 

I vantaggi offerti dalle CER sono molteplici e possono essere analizzati da diverse prospettive. Sul fronte ambientale, queste comunità favoriscono l'adozione di fonti energetiche pulite e rinnovabili, contribuendo così alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Dal punto di vista sociale ed economico, le CER possono promuovere lo sviluppo locale, creare opportunità di lavoro nel settore delle energie rinnovabili e ridurre la dipendenza dalle importazioni energetiche.

 

Inoltre, le CER rappresentano un'importante leva per l'innovazione tecnologica e organizzativa nel settore energetico. L'adozione di soluzioni come la produzione distribuita, la gestione intelligente dell'energia e i modelli di business collaborativi può contribuire a creare sistemi energetici più efficienti, flessibili e adattabili alle esigenze delle comunità locali.

 

Gli aiuti previsti

 

Il provvedimento, entrato in vigore il 24 gennaio scorso, prevede una tariffa incentivante rivolta a tutto il territorio nazionale e un contributo in conto capitale fino al 40% delle spese sostenute nei Comuni con una popolazione inferiore ai cinquemila abitanti. Sono ammissibili al contributo le spese sostenute per gli impianti a fonti rinnovabili, inclusi i potenziamenti la cui potenza nominale massima non deve superare un megawatt. Gli impianti devono entrare in funzione entro 18 mesi dalla data di ammissione al contributo e comunque non oltre il 30 giugno 2026. Il periodo di diritto alla tariffa incentivante decorre dalla data di entrata in esercizio commerciale dell’impianto ed è pari a 20 anni.

 

Campagna Informativa del GSE

 

Il GSE ha annunciato che il prossimo 8 aprile saranno attivate le piattaforme attraverso le quali sarà possibile presentare le domande di ammissione alle tariffe incentivanti, ai contributi previsti anche dal PNRR e quella per verificare in via preliminare l’ammissibilità dei progetti. Avvierà inoltre una campagna informativa che includerà un tour in tutta Italia e una serie di attività di promozione e assistenza per favorire la comprensione del meccanismo di adesione e attivazione delle CER.

 

In Italia esempi di lungimiranza energetica

 

Esistono già in Italia alcuni esempi di produzione e di distribuzione di energia condivisa, con efficaci e positivi effetti di risparmio sulla comunità. A La Spezia con una Comunità energetica da fonti solari ed eoliche, a Monte Amiata in Toscana con l’installazione di impianti fotovoltaici, mini-idroelettrici e biomasse, a San Quirico d’Orcia, sempre in Toscana, attraverso l’utilizzo di pannelli solari all’interno di un progetto di riqualificazione di edifici pubblici e privati. Ma ancora a Bologna e Milano, città dove enti pubblici e cittadini si sono dimostrati molto sensibili ed impegnati a favore della riduzione delle emissioni e del risparmio energetico.

 

Il contesto internazionale delle Comunità Energetiche Rinnovabili

 

Le CER non sono un fenomeno esclusivamente italiano, ma si collocano all'interno di un contesto internazionale in cui sempre più Paesi stanno adottando politiche e misure volte a promuovere l'energia rinnovabile e la partecipazione dei cittadini alla transizione energetica. Germania, Austria, e Paesi Bassi hanno già istituito leggi e incentivi specifici per favorire lo sviluppo delle CER. Questa tendenza riflette la crescente consapevolezza globale dell'importanza di ridurre l'impatto ambientale e di promuovere la sostenibilità nel settore energetico.

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Non bastano i pannelli solari per il risparmio energetico

 

Le CER non solo sfruttano le tecnologie esistenti per la produzione di energia rinnovabile, come gli impianti fotovoltaici, ma possono anche diventare veri laboratori per lo sviluppo e l'implementazione di tecnologie emergenti nel settore energetico. Ad esempio, per ovviare all’intermittenza dell’energia prodotta, causata dalle condizioni meteorologiche o dall'orario del giorno, i sistemi di stoccaggio dell'energia, come le batterie al litio e le tecnologie di accumulo termico, si stanno dimostrando una soluzione sempre più efficiente e accessibili. Consentono infatti alle CER di immagazzinare l'energia prodotta in eccesso durante i periodi di alta produzione e di utilizzarla quando c'è scarsa disponibilità di energia rinnovabile. Anche l'intelligenza artificiale (IA) e l'analisi dei dati giocano un ruolo fondamentale nell'ottimizzazione delle prestazioni perché, utilizzando algoritmi avanzati, consente alle CER di predire la domanda energetica, ottimizzare la gestione della produzione e del consumo energetico, e di identificare potenziali inefficienze nel sistema. Inoltre, l'IA può contribuire a migliorare la sicurezza e la resilienza delle reti energetiche attraverso la rilevazione tempestiva di anomalie e la gestione automatizzata delle emergenze.

La tecnologia blockchain, inoltre, offre un meccanismo sicuro e trasparente per registrare e convalidare le transazioni all'interno delle CER. Questa tecnologia può essere utilizzata per tracciare l'origine dell'energia rinnovabile, garantire la corretta distribuzione dei crediti energetici e facilitare lo scambio peer-to-peer (cioé in completa autonomia senza passare per un server centrale) di energia tra i membri della comunità. Gli smart contracts basati su blockchain consentono di automatizzare i processi di pagamento e di garantire l'esecuzione automatica degli accordi tra i partecipanti.

Le microgriglie e le reti elettriche intelligenti consentono alle CER di operare in modo più autonomo e flessibile, riducendo la dipendenza dalle reti elettriche tradizionali. Queste infrastrutture decentralizzate possono integrare in modo efficiente fonti di energia distribuite, come pannelli solari e turbine eoliche, e coordinare la produzione e il consumo di energia in tempo reale. Inoltre, le reti elettriche intelligenti possono migliorare la gestione delle emergenze e la riparazione delle interruzioni di servizio, garantendo una maggiore affidabilità del sistema.

Esistono anche sistemi di conversione di energia, come le celle a combustibile elettrochimiche e le tecnologie di cattura e utilizzo del carbonio (CCU), che offrono nuove opportunità per sfruttare in modo efficiente le risorse energetiche rinnovabili e ridurre le emissioni di gas serra. Le celle a combustibile possono convertire l'idrogeno prodotto da fonti rinnovabili in elettricità e calore in modo pulito ed efficiente, mentre le tecnologie CCU possono catturare e utilizzare il biossido di carbonio per la produzione di combustibili e materiali a basso impatto ambientale.

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