Dal 2020 sono state introdotte dalla Comunità Europea le comunità energetiche: grazie a queste forme di “aggregazione energetica” è possibile sfruttare meglio l’energia elettrica ricavata da fonti rinnovabili.
Cosa sono le Comunità Energetiche
Le comunità energetiche nascono da una direttiva denominata Red II (2018/2001/Ue) e sono uno strumento che promuove la condivisione dell’energia tra i cittadini.
Le CER, comunità energie rinnovabili, classificano gli utenti o i soci di prossimità a un impianto di produzione di energia rinnovabile.
Questi “soci” possono essere persone fisiche, PMI, condomini, autorità locali e persino le amministrazioni comunali. L’insieme di utenze locali vengono identificate come un unico ecosistema in cui c’è un impianto di produzione da energie rinnovabili, ad esempio un impianto fotovoltaico, che alimenta un determinato numero di edifici di prossimità e che si fonda sull’autoproduzione e l’autoconsumo collettivo.
L’autoconsumo collettivo spingerà ad esempio i cittadini o residenti dello stesso condominio o di edifici confinanti che producono, immagazzinano e consumano l’energia rinnovabile ed è promosso a livello europeo per i benefici ambientali che potrebbe generare. Si tratta in definitiva di un trampolino di lancio dell’autoconsumo energetico.
Cer, a che punto è l'Italia?
La creazione di comunità energetiche è in fase iniziale. L’Italia ha affidato la creazione di un regolamento e la gestione all’ARERA, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente. Inoltre, gli impianti fotovoltaici possono beneficiare, se eseguiti in concomitanza con interventi trainanti, del Superbonus 110%, creando un’occasione importante per i cittadini che vogliono migliorare le proprie abitazioni e risparmiare sui costi energetici.
In definitiva, il risparmio economico è un effetto diretto delle pratiche di autoconsumo, oltre al contributo che si dà all’ambiente in termini di diminuzione delle emissioni in atmosfera.
In altri stati Europei questa istituzione sta già funzionando, con positive ripercussioni sociali ed economiche: sociali perché si promuove la condivisione di risorse in ambito locale e le relazioni solidali tra vicini, economiche perché è effettivamente un modo innovativo per risparmiare sulle bollette compiendo un passo verso la sostenibilità.
Ci sono molti modi di essere sostenibili anche nei comportamenti che adottiamo nella quotidianità. Qui ne parliamo in modo approfondito: scarica la guida gratuita in formato pdf.
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