Cosa sono le Uvam, focus sul futuro energetico

ASM SET 24/set/2020
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Cosa sono le Uvam, focus sul futuro energetico

Giornali e siti di notizie legate all'energia hanno iniziato a parlare di “Uvam” come uno degli elementi caratterizzanti del mercato energetico futuro. Sai di cosa si tratta? È importante scoprirlo, non solo perché sono importanti per le utenze domestiche, ma anche e soprattutto perché rappresentano il futuro energetico.Partiamo da un presupposto: il sistema elettrico deve garantire sempre che l’energia richiesta dai consumatori (famiglie, attività, industrie, servizi) sia bilanciata da quella prodotta dalle centrali elettriche. Terna è l'ente che assicura questo bilanciamento acquistando i “servizi” necessari a garantire la continuità e costanza della fornitura di energia elettrica a livello nazionale. Fino a pochi anni fa questi servizi erano forniti da elettriche a combustibili fossili, da tempo anche altre fonti (tra cui quelle rinnovabili) sono entrate a far parte della fornitura nazionale. Infatti, con la progressiva decarbonizzazione, ma anche della transizione energetica verso un mondo più sostenibile e rispettoso dell’ambiente, si è sentita l’esigenza di nuove risorse per garantire la sicurezza della fornitura di energia elettrica.

Per aumentare la presenza di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, sono stati avviati dei progetti pilota da Terna, per testare le nuove risorse. Tra questi le cosiddette “Uvam”.

Cosa sono le Uvam e a cosa servono

Uvam, acronimo di Unità Virtuali Abilitate Miste, nasce nel 2018, ed è un progetto avviato per abilitare al mercato dei servizi, negli stessi aggregati, unità di consumo, di produzione e sistemi di accumulo.

Come si svolge il progetto

Anche i privati che sono dotati un sistema di accumulo collegato all'impianto fotovoltaico, dotato di tecnologie che rendono possibile la cessione in rete, potranno "vendere" il proprio surplus produttivo, cederlo in cambio di una remunerazione in un sistema leggermente diverso rispetto al meccanismo dello scambio sul posto.

A differenza di quello che avviene per le grandi centrali elettriche, che vengono remunerate solamente in base all’energia attivata ((€/MWh), per le Uvam è prevista una remunerazione di disponibilità (corrispettivo fisso, €/MW). Questo perché il solo pagamento dell’energia prodotta non sarebbe sufficiente in questo caso a coprire tutti i costi che queste nuove risorse devono sostenere per gestire tale attività.

Situazione in Italia

Nel 2019 si contavano più di 120 Uvam con una potenza di 830 MW, circa, di cui più dell’80% abilitata con contratto a termine. L’obiettivo, da parte di Terna, è di assegnare entro la fine di questo anno 1000 MW di capacità tramite aste mensili.

Cosa cambierà concretamente per le nostre utenze?

Le Uvam consentiranno di partecipare al mercato anche ai punti di piccola produzione, come ad esempio quelli di accumulo elettrico.

Un esempio? Se possiedi un impianto fotovoltaico integrato con sistema di accumulo ed aggregato in una Uvam, puoi diventare fornitore di energia elettrica ed essere pagato per il servizio fornito. 

Tutto questo processo, se da un lato ha risvolti vantaggiosi a livello economico per le famiglie che vorranno contribuire al bilanciamento, trascina con sé un significato ecologico: anche l'utente domestico può dare il proprio contributo alla trasformazione del mercato elettrico nazionale nella direzione della sostenibilità.

Anche chi non ha impianti di questo tipo, può, nel quotidiano, risparmiare sull’energia, a partire da casa tua. Scopri in che modo, scarica gratuitamente la Guida per risparmiare energia. Clicca qui per riceverla in formato PDF da leggere comodamente sul tuo tablet, smartphone o pc.New Call-to-action

 

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