Prima attivazione gas e luce: cosa c’è da sapere
Quando cambi casa, la prima cosa a cui devi pensare, è quella di attivare le utenze domestiche: luce e gas in primis, dato che sono fondamentali per qualsiasi gesto e azione quotidiana.
Non sempre è facile però districarsi con i contratti, a volte è complicato anche solo capire quale richiesta vada fatta: Allaccio? Voltura? Subentro? Ecco la guida per affrontare la prima attivazione gas e luce.
Facciamo chiarezza.L’idea di una casa nuova ti entusiasma, quella di procedere alle noiose richieste per le utenze un po’ meno? Cerchiamo di rendere tutto più semplice e veloce.
Puoi trovarti davanti a diverse situazioni, in base alle quali la tua richiesta sarà diversa.
Scenari che potresti trovarti davanti:
- Non ci sono contatori
Procedi alla richiesta di allaccio di luce e gas
- Contatori esistenti, ma
Sono chiusi (procedi alla richiesta di prima attivazione di luce e gas)
In passato erano attivi, poi sono stati chiusi (procedi alla richiesta di riattivazione)
- Contatori esistenti e attivi
Procedi alla richiesta di voltura di luce e gas.
Vediamo cosa fare nel caso specifico in cui i contatori sono presenti, ma non sono mai stati attivati.
Prima attivazione gas ed energia elettrica
A chi va fatta?
La richiesta per la prima attivazione della luce va fatta a qualsiasi fornitore operante nella tua zona. Ancora fino a tutto il 2019 puoi scegliere di attivare la fornitura nel mercato tutelato, ossia contattare il fornitore che gestisce il servizio di maggior tutela.
Altrimenti puoi scegliere fornitore che opera nel mercato libero e comparare tariffe e offerte fino a individuare quella perfetta per te.
Come va fatta?
Le modalità dipendono dal fornitore da te selezionato: numero verde del servizio clienti, punto vendita fisico, online attraverso il sito dell’operatore.
Nel caso scegliessi il fornitore che gestisce il servizio di maggior tutela puoi farla solo telefonicamente.
Quali informazioni sono necessarie per procedere alla richiesta?
- Dati anagrafici intestatario del contratto (nome, cognome e codice fiscale)
- Numero di telefono e indirizzo e-mail
- Indirizzo utenza
- Codice POD che puoi reperire sulle fatture del precedente gestore, in alternativa il codice cliente a 9 cifre che compare sul display del contatore premendo 2 volte il pulsante.
- Uso della fornitura (domestico residente, domestico non residente, altri usi etc.)Potenza impegnata (di solito per un’utenza domestica standard sono 3 kW)
- Codice IBAN (in caso scegliessi la domiciliazione bancaria)
- Dati catastali immobile (li trovi sull’atto del rogito di acquisto, sulla dichiarazione di successione o sulla concessione edilizia, dipende dal tuo caso specifico)
Quali documenti servono?
- Fotocopia documenti di identità dell’intestatario
- Dati catastali
- Dichiarazione sostitutiva di notorietà per la regolarità edilizia dell’immobile (solo per le prime attivazioni)
Costi
I costi per la prima attivazione, che verranno addebitati nella prima bolletta, sono:
- mercato tutelato:
oneri amministravi 26,13 euro (contributo fisso) e 16 euro (imposta di bollo)
eventuale deposito cauzionale (non previsto se opti per la domiciliazione bancaria)
- mercato libero:
oneri amministrativi 26,13 euro
contributo per oneri di gestione (che varia da fornitore a fornitore) va da 20 a 60 euro
Tempistica
Il fornitore entro 2 giorni deve trasmettere la richiesta al distributore locale, che a sua volta entro 5 giorni lavorativi deve procedere all’attivazione del contatore. Oggi, grazie agli strumenti elettronici a disposizione, non sempre serve l’intervento del tecnico, dato che l’attivazione molto spesso avviene con un comando a distanza che parte dalla centralina.
Quindi, massimo entro 7 giorni lavorativi il contatore viene attivato.
Prima attivazione contatore del gas
Come va fatta e a chi?
Scegli un fornitore e inoltra la richiesta in base alle modalità che ti spiega quest’ultimo: posta, online, punto vendita.
Dati necessari per effettuare la richiesta
- Dati anagrafici intestatario del contratto (nome, cognome e codice fiscale)
- Numero di telefono ed indirizzo mail
- Indirizzo utenza
- Codice PDR (è un numero identificativo a 14 cifre. Serve a definire in quale punto geografico esatto il cliente preleva fisicamente il gas dalla rete e di solito è indicato sul contatore del gas, con una targhetta adesiva oppure con un cartellino)
- Categoria uso del gas (riscaldamento, produzione di acqua sanitaria, cottura)
- Tipo di utilizzo (domestico o altri)
- Regolarità urbanistica e possesso regolare dell’immobile
- Dati catastali immobile
- Copia documento di identità valido
Costi
Dipendono dal distributore locale.
A ogni modo il distributore addebita al cliente:
- 47 euro per l’accertamento eseguito dal distributore (per impianti di potenza termica inferiore o uguale a 35 kW)
- 60 euro per una potenza complessiva tra 35 e 350 kW
- 70 euro per una potenza complessiva superiore a 350 kW
- Più le spese di attivazione che partono da 30,00€ + iva in su a seconda del distributore e dalla portata del gruppo di misura.
- Contributo per oneri di gestione (che varia da fornitore a fornitore)
Tempistica
Il distributore, una volta ricevuta tutta la documentazione dal cliente, deve procedere all’accertamento, e se ha esito positivo il contatore deve essere attivato entro 10 giorni lavorativi.
In caso contrario dovrà comunicare al cliente le eventuali problematiche così che possa presentare una nuova richiesta.
Una volta attivate le utenze domestiche, puoi dedicarti a scegliere la tariffa che ti conviene di più.
Per aiutarti nella scelta abbiamo creato un configuratore: in 1 minuto, rispondendo le domande, trovi il piano che fa per te in base alle tue "abitudini energetiche" in casa.