Scaldabagno elettrico Basso Consumo: Quando Conviene

ASM SET 30/gen/2017
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Scaldabagno elettrico Basso Consumo: Quando Conviene

Acqua calda senza consumare gas: chi vuole risparmiare sul riscaldamento si interroga sul rendimento dello scaldabagno, dal momento che il mercato pubblicizza macchine elettriche a basso consumo. Vediamo in quali situazioni conviene avere in casa un impianto che mantiene a temperatura ideale l’acqua calda sanitaria senza utilizzare il metano.

Scaldabagno Elettrico Basso Consumo

Non è che si possa addolcire la pillola più di tanto: per quanto la classe di efficienza energetica sia alta, scaldare l’ACS con l’elettricità non è economico e questo vale anche per le stufette elettriche per il bagno (controlla qui i consumi).

Secondo uno studio di Legambiente, una famiglia che utilizza uno scaldabagno elettrico della potenza di 1.000 Watt per circa 6 ore al giorno consuma più o meno 2.000 kWh di energia all'anno, pari a circa 8 volte il consumo di un frigorifero di classe A da 300 litri acceso 24 ore al giorno. Ovviamente i consumi lievitano se il bollitore resta acceso per tutto il giorno, 12 o 24 ore. Per ovviare al problema si può impostare un timer in modo da programmare una produzione di calore secondo le esigenze familiari ma ridotta nel tempo.

Volendo comunque installare uno scaldabagno elettrico, inoltre, è opportuno tenere conto che va installato vicino al luogo di utilizzo (doccia, lavandino e lavabo della cucina) perché lungo le tubature c’è dispersione termica: quindi più distante è il bollitore dal rubinetto, più energia serve per scaldare l’acqua perché nel tragitto si raffredda.

Scalda Acqua a Pompa di Calore

Se il tuo obiettivo è uno scalda acqua che migliori l'efficienza energetica della tua casa, uno degli interventi più efficaci è rappresentato dall'installazione di uno scaldacqua a pompa di calore. Rispetto ad uno scaldabagno elettrico classico ti consente di risparmiare fino al 75% sulla bolletta.

Il top è integrare il sistema a pompa di calore con l’energia elettrica autoprodotta con un impianto fotovoltaico: utilizzando il sole, l’utilizzo di energia elettrica da parte delle pompe di calore è molto più contenuto rispetto a quello di ogni altro sistema di riscaldamento.

Con un buon impianto a pompa di calore si può riscaldare anche l'aria di casa e rinunciare del tutto alla caldaia a gas o tenerla solo come impianto d'emergenza, in caso di freddo eccezionale che renderebbe l'impianto poco efficiente. 

Per 1 kWh di energia elettrica, le migliori marche di scalda acqua producono fino a 3-5 kWh di energia termica con un risparmio fino al 40% sui costi di gestione rispetto alle migliori caldaie a condensazione. 

Detrazioni

Gli interventi di ristrutturazione edilizia come l’installazione di un impianto fotovoltaico ti consentono di recuperare parte delle spese sostenute grazie alle detrazioni fiscali del 50%.

Abbinando al fotovoltaico anche la pompa di calore, puoi usufruire anche delle detrazioni Irpef del 65%, sia sui costi di acquisto che di installazione.

Unendo i vantaggi fiscali e l’autoconsumo legato alla produzione di energia dal sole, puoi diminuire di molto i costi della bolletta, abbattendo completamente la spesa del gas per il riscaldamento e la produzione di acqua calda.

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