Accensione caloriferi: cosa fare
Passare da 40 gradi a 9 è così traumatizzante che ti viene voglia di correre a casa e accendere subito i termosifoni.
Aspetta! Sei sicuro di poterlo fare? Esiste infatti tutta una normativa che disciplina l’accensione dei caloriferi, stabilendone date di accensione e quantità di ore di utilizzo giornaliero.
Non solo: per evitare di incorrere in spiacevoli ‘incidenti’ come ad esempio i blocchi della caldaia in pieno inverno, fai attenzione a cosa è opportuno fare prima di riscaldare casa.
Non possiamo accendere i termosifoni a nostra discrezione, per un triplice ordine di motivi: tutelare la nostra salute, le nostre tasche e l’ambiente. La legge ci viene in aiuto con una normativa ad hoc.
Normativa accensione caloriferi e zone climatiche
La norma che stabilisce i criteri di utilizzo degli impianti di riscaldamento nel nostro Paese è il Decreto del Presidente della Repubblica n. 412 del 26 agosto 1993.
La linea guida della norma è che più è fredda la località, più a lungo sarà possibile tenere accesi i riscaldamenti (e viceversa).
L’Italia è stata divisa in 6 diverse zone climatiche, per ognuna delle quali vige una regola diversa.
Zone climatiche e regole
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Zona A Sud-Orientale e Isole |
Zona B
Tirrenica |
Zona C
Adriatica Settentrionale |
Zona D
Appenninica |
Zona E
Padana |
Zona F
Alpina
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Periodo di accensione |
1° dicembre-15 marzo |
1° dicembre-31 marzo |
15 novembre-31 marzo |
1° novembre-14 aprile |
15 ottobre-14 aprile |
Nessuna limitazione |
Durata giornaliera di accensione |
6 ore al giorno |
8 ore al giorno |
10 ore al giorno |
12 ore al giorno |
14 ore al giorno |
Nessuna limitazione |
Temperature consentite
La regola generale è: non più di 20° C, con alcune eccezioni.
Per quanto riguarda scuole, abitazioni e uffici sono consentiti 2 gradi di tolleranza. Per quanto riguarda, invece, edifici adibiti ad attività industriali e artigianali il limite scende a 18° C.
Ricorda: non superare i gradi consentiti dalla normativa è importante non soltanto per ridurre i costi in bolletta, ma anche per limitare i danni all’ambiente.
Cosa fare prima di accendere i caloriferi
Sapere cosa dice la legge riguardo le date in cui è consentito iniziare a scaldare la tua abitazione è necessario ma non basta. Prima di mettere in funzione i caloriferi è indispensabile controllare la caldaia con una giusta manutenzione. Questo anche per evitare brutte sorprese in bolletta (evitando sprechi e riscaldando in modo performante casa) o sotto la doccia, a causa di blocchi improvvisi o malfunzionamenti.
Manutenzione caldaia
La regola numero uno è quella di fare una manutenzione periodica e puntuale della tua caldaia da un tecnico abilitato: questo ti aiuterà a ridurre consumi e inquinamento.
Ogni caldaia è dotata di un libretto d’uso e manutenzione in cui puoi verificare ogni quanto va effettuata la manutenzione. Solitamente il costo per una manutenzione ordinaria oscilla tra i 60 e gli 80 euro e comprende la pulizia del bruciatore e dello scambiatore di regolazione, dello scarico dei fumi e della ventilazione.
Cosa puoi fare tu
A volte può capitare che la caldaia si blocchi (solitamente succede quando si è sotto la doccia!): in alcuni casi non è necessario ricorrere all’intervento di un tecnico specializzato.
Puoi infatti provare a sbloccarla tu stesso semplicemente riavviandola.
Per fare il reset caldaia devi solo verificare dove si trova l’apposito pulsante e riavviarla. In genere è posizionato sul quadro comandi o sul pannello di controllo, a seconda del modello, per saperne di più, leggi questo articolo.
Avere una casa calda ed efficiente dipende molto dalla cura che mettiamo nell’utilizzo degli elettrodomestici, ma anche dagli atteggiamenti giusti che ci consentono di ridurre sprechi inutili, inquinamento, e di tagliare considerevolmente le bollette.
La corretta accensione dei caloriferi è solo uno dei tanti modi per avere il giusto comfort domestico e risparmiare a fine mese, ce ne sono tantissimi, scoprili tutti.
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