Qual è la Data Accensione Riscaldamento?
Con i primi freddi torna sempre il dubbio: da quando si può accendere il riscaldamento in casa? E a che temperatura? Non tutti sanno che non solo c’è una data stabilita a livello nazionale, ma non solo: la legge stabilisce, oltre alle date di accensione e spegnimento, anche per quante ore il riscaldamento può restare acceso e persino quale debba essere la massima temperatura da tenere in casa. Insomma, non è proprio vero che ognuno a casa propria può fare quel che vuole.
Le temperature abbassano e il maltempo anticipa l’autunno, è normale in queste condizioni che l’umidità ci faccia venire voglia di una casa calda e accogliente, soprattutto la sera e il mattino presto quando non c’è il sole. Ma quando si possono accendere i termosifoni?
Cosa c’è da Sapere sulla Data Accensione Riscaldamento?
Quando posso accendere i termosifoni e per quanto tempo?
Il territorio italiano è suddiviso in 6 zone climatiche (dalla A alla F), in base a parametri che misurano le condizioni di temperatura media rilevata durante l’anno.
Per ciascuna di queste 6 fasce, la normativa stabilisce dei precisi limiti ai periodi in cui è possibile tenere accesi gli impianti di riscaldamento: il numero di mesi e quali, il numero massimo di ore giornaliere.
Quindi, se vivo a Catania significa che abito nella fascia climatica B, dove è possibile attivare i termosifoni dal 1 dicembre al 31 marzo, ma per non più di otto ore al giorno.
Se vivo a Milano o nella Pianura Padana sono in fascia E: il che significa che il riscaldamento può essere acceso dal 15 ottobre al 15 aprile, per massimo14 ore al giorno.
Se invece vivo a Trento o a Cortina, non c’è nessun limite. La montagna infatti si colloca nella zona F per la quale non è prevista alcuna limitazione, visto che il freddo può sorprendere anche in piena estate.
Oltre a queste classificazioni ci sono poi delle deroghe specifiche per alcuni posti, su tutti piscine e ospedali, per ovvie esigenze.
Cosa succede in caso di freddo eccezionale?
Generalmente si possono accendere i termosifoni, ma per un monte ore giornaliero pari alla metà delle ore previste dalla norma. Un esempio per capire meglio: se il 10 ottobre a Milano, 5 giorni prima della prevista accensione, c’è molto freddo, si possono accendere i termosifoni per 7 ore invece di 14, magari privilegiando la sera e la mattina invece delle ore centrali della giornata.
Posso puntare il termostato alla temperatura che preferisco?
La legge fissa un tetto massimo a 20 gradi centigradi, con due gradi di tolleranza: questa è la la temperatura che non deve essere superata nelle abitazioni, negli uffici, nelle scuole e in tutti gli altri edifici. Nelle fabbriche e nei laboratori artigianali la temperatura non può invece superare i 18 gradi.
Questi valori sono considerati ottimali da studi condotti da esperti di medicina.
Ma rispettare la temperatura di 20 gradi non è solo importante per la salute fisica, ma anche per l’inquinamento ambientale.
L'abuso degli impianti di riscaldamento infatti, d’inverno è tra maggiori cause dell'inquinamento atmosferico e dell’innalzamento delle pm10 che assedia le città. E’ per questo che, d’inverno, molti Comuni, specie nella Pianura Padana, emanano ordinanze volte a ridurre ulteriormente di 2 -3 gradi la temperatura di riscaldamento all’interno delle abitazioni: abbassando il massimo calore consentito a 17-18 gradi, infatti, gli impianti di riscaldamento consumano meno e emettono minori quantità di gas di scarico in atmosfera.
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