Consumo Elettrodomestici e Detrazioni per Comprarli Nuovi

ASM SET 15/nov/2017
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Sapevi che fino a fine dicembre e la possibilità di detrazioni pari al 50% per l’acquisto di grandi elettrodomestici a risparmio energetico? In questo modo puoi sostituire vecchi elettrodomestici energivori e recuperare la metà della spesa, risparmiando da subito anche in bolletta.

Si può usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La richiesta può essere fatta da chiunque abbia realizzato o stia realizzando un intervento di ristrutturazione edilizia. Approfondiamo. 

Quando mi Spetta la Detrazione?

Per averla, si legge sul sito dell'Agenzia delle Entrate, occorre "realizzare una ristrutturazione edilizia sia su singole unità immobiliari residenziali, sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali". 

Tale detrazione spetta anche quando l’elettrodomestico acquistato sia destinato a un ambiente diverso dall’immobile oggetto di intervento edilizio, basta che la data di inizio lavori di ristrutturazione preceda quella di acquisto dell’elettrodomestico.

 

Data d'Inizio dei Lavori di Ristrutturazione

L’Agenzia delle Entrate sottolinea che "non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile: la data di inizio dei lavori può essere dimostrata da eventuali abilitazioni amministrative (Dia, Scia), o dalla comunicazione preventiva all’Asl, se obbligatoria.

 

Quali Interventi Possono Accedere alla Detrazione?

  • Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia di singoli appartamenti 
  • Ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza
  • Manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali
  • Restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia di interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l'immobile 

Come Posso Sfruttare la Detrazioni 

  • Mobili nuovi (armadi, letti, tavoli, sedie, materassi). Non sono compresi porte e pavimentazioni, tende e tendaggi.
  • Elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (per i forni A), dato rilevabile dall’etichetta energetica.

Tra gli elettrodomestici rientrano: frigoriferi, lavatrici, congelatori, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, microonde, stufe elettriche, piastre elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori, condizionatori.

Le spese di trasporto e montaggio possono essere incluse tra quelle da portare in detrazione. 

 

Quanto Riesco a Recuperare Rispetto alla Spesa?

La detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10mila euro riferito alle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

Deve inoltre essere ripartita tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo.

"Per gli interventi di ristrutturazione iniziati nel 2016 (che proseguiranno nel 2017), l'importo massimo di 10mila euro deve essere considerato al netto delle spese sostenute nello stesso anno e per le quali si è fruito della detrazione", dice l'Agenzia delle Entrate. 

“Il limite dei 10.000 euro riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell'edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio”.

 

Come Avere il Bonus? 

Devi indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi persone fisiche): basta effettuare i pagamenti con bonifico o carta di credito.

Non ti è invece consentito pagare con assegni o contanti.

Inoltre "la data è individuata nel giorno di utilizzo della carta da parte del titolare (indicata nella ricevuta di transazione) e non nel giorno di addebito sul conto corrente". 

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