Termostati in casa: Quali e quanti termostati installare

ASM SET 24/giu/2020
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Il termostato rileva la temperatura dell’ambiente in cui viene installato, gestendo l’accensione della caldaia. È fondamentale quindi, sia per quanto riguarda il comfort in casa, garantendoti la temperatura desiderata, sia per i tuoi consumi: se funziona efficacemente permette un notevole risparmio energetico e quindi bollette leggere. Sai quale installare e quanti bisognerebbe averne?

Innanzitutto, dal momento che negli ultimi anni le caldaie si sono sviluppate ed evolute, facendosi sempre più efficienti, a basso impatto ambientale e meno energivore, anche il termostato è cambiato. Non sono tutti uguali.

Tipologie di termostati

Escludiamo il modello on/off che non è più sul mercato e non viene più installato.

  • Termostato elettronico

È un termostato elettronico, che oltre ad avere la funzione di accensione e spegnimento permettedi regolare e programmare diversi livelli di temperatura (notte e giorno, estate e inverno), e anche una funzione antigelo per quando si lascia una casa, ad esempio una seconda casa, vuota per lunghi periodi.

 

  • Termostato modulante

Questo tipo di termostato, in aggiunta alle funzioni tipiche di quello elettronico, ha quella di determinare a quale velocità viene raggiunta la temperatura desiderata e, in base a ciò, regolare la temperatura di esercizio dell’impianto. È ottimo, in quanto si riducono accensioni e spegnimenti, con conseguente aumento del comfort e del risparmio economico.

 

  • Cronotermostato

Il cronotermostato  è un termostato con la funzione di programmare nel tempo la temperatura  ambiente. Puoi ad esempio programmare l’accensione del riscaldamento qualche ora prima del suono della sveglia, o decidere di abbassare la temperatura durante le ore in cui non siamo in casa per aumentarla poco prima dell’ora in cui prevediamo di rincasare.

Il cronotermostato può essere meccanico, analogico, digitale, insomma, qualsiasi tipo di termostato può avere questa funzionalità.

 

Dove posizionarlo?

La corretta ubicazione del termostato non è un fattore di poca importanza, anzi. Ovviamente, il top per l’ottimizzazione massima della sua efficienza e del comfort termico, sarebbe di averne uno in ogni stanza, ma anche averne uno per piano (in caso si disponga di casa a più livelli). In ogni caso, la regola è quella di posizionarlo nel posto in cui generalmente si trascorre più tempo, ad esempio il soggiorno, o in un ambiente che registri una temperatura media rappresentativa di quella di tutta casa. Il motivo è semplice: se fosse collocato nel punto più freddo, la temperatura nelle altre stanze risulterebbe troppo alta e viceversa.

Una volta deciso il posto migliore, lo si può fissare a parete a circa 150 cm da terra, oppure posizionarlo su un mobile. Bisogna stare attenti che sia al riparo da correnti d’aria o fonti di calore perché andrebbero ad alterare i suoi parametri facendo fermare o ripartire l'impianto in continuazione.

Scegliere il tipo di termostato giusto e posizionarlo nel modo corretto è senz’altro un esempio di come sfruttare in maniera intelligente il riscaldamento in casa e avere notevoli tagli in bolletta. Non è però l'unico modo.

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