Riscaldamento a Pavimento, 3 Cose da Non Sbagliare
Avere calore uniforme in tutta la casa, camminare scalzi, lasciar giocare i bambini seduti a terra. Il riscaldamento a pavimento è richiesto dalla maggior parte delle persone che stanno ristrutturando casa o che acquistano una nuova casa. Tuttavia ci sono alcune cose che funzionano diversamente rispetto al tradizionale impianto a radiatori e che bisogna sapere. Vediamo quali.
I vantaggi del riscaldamento a pavimento sono indubbiamente convincenti rispetto al riscaldamento tradizionale.
Con i caloriferi si scalda da una certa altezza in su e il pavimento a contatto con i piedi resta sempre freddo. Per questo fino a 20 anni fa erano presenti pavimenti di legno (parquet) nella quasi totalità delle camere da letto.
Invece con il calore che si diffonde dal basso verso l’alto e da tutta la superficie del pavimento, il freddo non si percepisce più.
I Vantaggi
- Grande Comfort
È il principale motivo per cui l’impianto viene installato: in ogni stanza dà la percezione di un calore diffuso e non ci sono punti in cui si sente freddo. Con i radiatori spesso, per scaldarsi, ci si avvicina o ci si appoggia con la schiena, con il riscaldamento a pavimento non sarà più necessario.
- Zero Manutenzione
L'impianto a pavimento è di facile installazione (non occorre smantellare casa visto che ci sono impianti che possono essere applicati addirittura su pavimenti esisteni) e non necessita di una manutenzione.
- Risparmio sui Consumi
I nuovi impianti a pavimento radiante permettono di regolare la temperatura dell’acqua a 40 gradi invece che 60 generando un contenimento dei costi.
- Arredamento
L'impianto è posizionato sotto al pavimento e permette di recuperare molto spazio nelle stanze, grazie anche all'eliminazione dei termosifoni.
Ma come ogni cambiamento di impianto, bisogna conoscerlo per utilizzarlo al meglio.
Ci sono 3 Cose che Bisogna Assolutamente Sapere.
- Meglio evitare i tappeti
Ogni copertura sul pavimento può limitare il calore sprigionato da questo sistema, sebbene in minima parte. I tappeti, dove ci sono, vengono riscaldati e saranno tiepidi.
- Va usato sempre
Il riscaldamento a pavimento non conosce mezze misure. È indicato se si sfrutta la casa per molte ore al giorno. Richiede un po’ di tempo per riscaldare la casa per poi mantenere la temperatura, quindi non va spento e riacceso. Se l’esigenza è quella di avere la casa sempre calda e accogliente è la tecnologia giusta, altrimenti no. - Va impostato a temperatura costante dimenticando i programmi orari
L’impianto a pavimento va mantenuto a temperatura costante. Si imposta il termostato e si lascia andare: sarà l’impianto a regolare la “chiamata” d’acqua calda alla caldaia. In questo caso i 20 gradi sul termostato sono un fattore poco indicativo perché con il riscaldamento a pavimenti sono sufficienti circa 17-18 gradi al termostato per avere la percezione di comfort. Inoltre, come già spiegato, questa tecnologia richiede tempo per entrare in funzione, quindi non va spenta e riaccesa continuamente.
Diversamente dai radiatori che si programmano durante la giornata (per scaldare la mattina presto, poi la sera quando si rientra a casa), il riscaldamento a pavimento va impostato e poi più toccato. Solo così genera risparmio in termini di consumi.
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